È il film di Mendes, intitolato “1917” a portarsi a casa il premio come miglior pellicola e regia. Scorsese deve dire addio al Golden Globes 2020, mentre ci sono state tante soddisfazioni per Tarantino. È stato il regista inglese Mendes a portarsi a casa le statuette che contavano di più. Il premio di miglior attore è finito nelle mani di Joaquin Phoenix, mentre Renée Zellwger ha ricevuto un ambito riconoscimento per “Judy” e Brad Pitt ha ricevuto un premio come miglior attore non protagonista.
Golden Globes 2020, ecco tutti i vari riconoscimenti
La miglior pellicola drammatica ai Golden Globes 2020 è finita nelle mani di Sam Mendes, con il suo film 1917. The Irishman, di Martin Scorsese, invece, non raccoglie nemmeno una statuetta. La giuria, composta da novanta votanti, facenti parte dell’Hollywood Foreign Press Association, ha deciso di non premiarli, un po’ a sorpresa vien da dire. Infatti, erano ben cinque le nomination per “The Irishman”, ma nessun premio è finito a Scorsese, con il suo cast d’eccezione.
Particolare stupore, invece, quello che è stato manifestato da parte di Sam Mendes nel ricevere la statuetta, dopo che è passato all’incirca un ventennio da quella ottenuta per American Beauty. Mendes ha voluto omaggiare il nonno con questo premio, che all’età di 17 anni prese parte alla prima guerra mondiale e, con una sorta di ammonimento alla politica internazionale, spera che certi eventi non si ripetano mai più.
È stato un vero e proprio trionfo di carattere personale, invece, per Quentin Tarantino: il suo film Once upon a time in Hollywood gli ha permesso di portarsi a casa il Golden Globe come miglior pellicola nella categoria commedia o musical. Brad Pitt, con il suo personaggio Cliff Booth, ha messo le mani sul premio come miglior attore non protagonista. Nel suo discorso di ringraziamento cita diversi attori che ha battuto e da cui, sottolinea Pitt, si è ispirato per la sua carriera.
Per Quentin Tarantino non è finita, visto che si porta a casa pure il premio per la miglior sceneggiatura. Il regista non fa altro che continuare a omaggiare il cast eccezionale e la moglie che è incinta ed è rimasta a Tel Aviv. Tarantino è riuscito ad avere la meglio nel rush finale con Noah Bambach e il suo film Marriage Story, che comunque ha portato in dote a Laura Dern il premio come miglior attrice non protagonista.