Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha firmato il decreto per cui il 70% degli italiani, dal 2010, saranno costretti a vedere la tv con il solo segnale digitale.
Il processo, che era previsto per il 12 dicembre 2012, è stato anticipato (seppur gli italiani non ne vogliano sapere del digitale, come vi raccontai in un post precedente) e differenziato a seconda della regione di appartenenza, per semplificare il passaggio.
Il ministro per facilitare le famiglie con reddito inferiore a 15 mila euro ha già deciso di erogare un contributo (anche questo sarà motivo di scontro con la Comunità Europea?) di 100 milioni di euro l’anno, che servirà anche per la campagna pubblicitaria.
Rimanendo senza parole, vi lascio al calendario dello switch off:
2008 – 31 Ottobre: Sardegna
2009 – Primo semestre: Valle d’Aosta
2009: Piemonte occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania
2010: Piemonte orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli e Liguria
2011: Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia
2012: Toscana, Umbria, Sicilia e Calabria
humm…
che succede?…
Paolo il fratellino “semigrullo” ha rifornito di nuovo i suoi magazzini della amstrad con qualche container di patacche arrivate fresche fresche dal Guandong?????
Non c’è problema: dal prossimo anno non pagheremo più l’abbonamento alla Rai: sulla zona di Viterbo non esiste il segnale digitale della Rai, mentre quello di Mediaset, che sulla carta dovrebbe esserci, di fatto in buona parte della città non arriva.
A meno di un significativo potenziamento della copetura, che, sapendo come vanno le cose in Italia, non può arrivare in tempo, perché dovremmo continuare a pagare per un servizio che non ci verrà più fornito.
La Rai è avvisata.