Continuano le polemiche attorno alla partecipazione di Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani alla seconda puntata di Vieni via con me, in onda domani sera su Raitre: il ministro della cultura Sandro Bondi ha commentato:
Fabio Fazio e Roberto Saviano avevano almeno avuto il merito di lanciare una trasmissione di cultura, pur con un carattere di protesta civile esplicitamente schierata, il mio rammarico è che hanno malamente sprecato un’occasione nuova e promettente … [i due conduttori] si sono buttati a capofitto nello scontro politico e lasciandosi trascinare nel gorgo della politica militante.
Il gruppo di lavoro della trasmissione in una nota ha replicato a tutti gli attacchi polemici e preventivi:
Il gruppo di lavoro di “Vieniviaconme”, impegnato nelle prove della seconda puntata, accoglie le polemiche sulla partecipazione di Fini e Bersani con molto distacco. Al presidente della Camera e al segretario del Pd è stato chiesto di venire a leggere un elenco, come a decine di altri ospiti, persone pubbliche o cittadini sconosciuti. Nessuno spazio privilegiato, nessuna dilatazione dei tempi, nessun contraddittorio, nessuna intervista: i due elenchi di Fini e Bersani, rispettivamente intitolati “valori della destra” e “valori della sinistra”, occuperanno pochissimi minuti. Le altre due ore di trasmissione si occuperanno, come è facile immaginare, anche di molte altre cose, attraverso i monologhi di Roberto Saviano, l’esibizione di molti artisti, la lettura di molti elenchi.
L’attualità politica e il dibattito sul governo non hanno alcuna attinenza con quanto verrà detto in una trasmissione che non è un talk-show e non è una tribuna politica, ma una specie di lungo recitativo, in quattro puntate, sullo stato del paese. Così come intervengono preti, precari, attori, migranti, testimoni della vita italiana a vario titolo, interverranno anche due politici, che sono cittadini come gli altri.
La trasmissione non ha alcuna pretesa di dare un quadro completo delle posizioni politiche, e soprattutto farlo non sarebbe né suo scopo né sua intenzione: per fare questo, il servizio pubblico dispone di ampio spazio in palinsesto, dai telegiornali ai talk show di approfondimento.
”Vieniviaconme” è un racconto, ovviamente parziale e ovviamente discutibile, che ha per tema i sentimenti, le passioni, i disagi, i problemi dell’Italia e degli italiani. Non è un tema lottizzabile, e non è neanche un tema partitico. “Destra” e “sinistra” sono concetti che hanno avuto larghissimo peso nella storia nazionale, e ancora ne hanno. Verranno “fotografati”, molto sinteticamente, dalle parole e dai volti di due leader. Verranno affrontati, come è nello spirito della trasmissione, come materiale culturale, non come contingenze di cronaca quotidiana.
E’ molto difficile poter replicare alle polemiche e alle recensioni preventive uscite sui giornali, per il semplice fatto che queste polemiche e queste recensioni preventive non hanno alcun nesso con quanto accadrà lunedì sera, in diretta, su Rai tre.
Il presidente della Rai Paolo Garimberti due giorni fa aveva dichiarato:
Il pluralismo si fa aggiungendo voci e non sottraendone e anche in questo caso, forse, visto il delicato momento della vita politica, sarebbe stato opportuno aggiungerne altre subito o annunciare che ve ne sarebbero state di diverse in futuro.
Ho l’impressione che sia il Ministro Bondi a sprecare l’occasione di stare zitto.
michele renzulli