La sezione lavoro del tribunale di Roma ha accolto il ricorso Tiziana Ferrario e ha ordinato che la giornalista sia reintegrata nelle mansioni di conduttrice del telegiornale serale del Tg1 e di inviata speciale per grandi eventi. Secondo il giudice Maria Gabriella Marrocco, la rimozione è stata:
Una grave lesione della sua professionalità per motivi di discriminazione politica a seguito dell’opposizione della stessa giornalista alla linea editoriale del direttore Augusto Minzolini.
La Ferrario si dice soddisfatta:
Perché è stata riconosciuta un’ingiustizia professionale. E’ stata una sentenza importante perché afferma il principio fondamentale che i poteri del direttore di una testata giornalistica sono limitati dalla legge: non ha infatti il diritto di emarginare o mettere i giornalisti della sua redazione in condizione di non lavorare… Dunque una sentenza ancora più importante in quanto può rivelarsi utile a tutti coloro che hanno subito il mio stesso trattamento, da Paolo Di Giannantonio a Massimo De Strobel, da Raffaele Genah a Bruno Mobrici, alla stessa Maria Luisa Busi che con grande coraggio ha deciso di rinunciare alla conduzione del Tg1 perché non riteneva di essere più nelle condizioni di svolgere con serenità la propria professione.
Il direttore di Raiuno Augusto Minzolini ha replicato:
Quello della Ferrario è stato un normale avvicendamento, di tutto si può parlare tranne che di discriminazione dopo vent’anni di conduzione. Devo ancora leggere l’ordinanza, se me lo chiedono la applicherò ma a modo mio. Alla Ferrario avevo offerto il ruolo di super-inviato e un altro avrebbe accettato. Di certo questa sentenza crea un problema enorme per l’azienda perché prevede l’inamovibilità e incide sulle funzioni del direttore.