Dopo l‘estromissione di Tiziana Ferrario (che dovrebbe essere dirottata al ruolo di inviata per le grandi aree), Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, Maria Luisa Busi ha rilasciato un’intervista al vetriolo su Repubblica.it parlando della situazione del Tg1: secondo il mezzobusto non è casuale la sostituzione dei suoi tre colleghi:
Credo si tratti di una rappresaglia. Come dice Franco Siddi, segretario della Fnsi. Una rappresaglia che prima dei colleghi, volti storici e professionisti liberi di questo giornale, ha colpito Massimo De Strobel, caporedattore centrale, uomo chiave della storica macchina del Tgi. Anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza una alternativa professionale credibile. Il clima? Il clima in redazione è insostenibile, in 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all’area culturale del centrodestra (Vespa, Rossella, Minun), nessuno aveva mai osato tanto. In quanto al “rinnovamento”, di cui parla il direttore Minzolini… di che stiamo parlando? Forse che alla Bbc, alla Cnn, nella tv pubblica francese, non conta la fidelizzazione del pubblico, rispetto ai volti storici? Nel senso di quelli che hanno fatto la storia del giornale e la sua credibilità. E poi che dire di De Strobel, che non va neppure in video.
La Busi parla del Tg1 come di telegiornale schierato con ascolti in calo:
È sotto gli occhi di tutti, di milioni di spettatori. Sempre meno, tra l’altro. Abbiamo perso pubblico siamo attestati al 26 per cento di ascolto. Incontro continuamente gente che dice, “io non vi guardo più”. La gente più disparata. Difficile credere che non dipenda da due ordini di problemi: il primo, gli editoriali. Il direttore ha diritto a farli, ma non credo debba dimenticare che si tratta del primo giornale del servizio pubblico. Che non si era mai schierato a questi livelli sui temi cari al governo e alla presidenza del consiglio. Il secondo, è la rappresentazione del Paese. Al tg1 non si parla più della vita reale, dei problemi dei cittadini, di chi ha perso il lavoro, di chi non ce la fa, dei cassintegrati, dei precari della scuola.
Dopo simili dichiarazioni il direttore di Raiuno Augusto Minzoli ha inviato una lettera di contestazione al capo del personale Luciano Flussi, chiedendo l’apertura di un procedimento disciplinare contro la Busi, colpevole di aver rilasciato un’intervista senza autorizzazione e di aver commentato i dati d’ascolto del Tg1 (fonte Repubblica.it). A quanto pare, però, la giornalista aveva il diritto di parlare, dato che è membro del Consiglio Nazionale della Federazione della stampa, in quanto nell’esercizio delle sue funzioni di sindacalista e non doveva chiedere autorizzazioni di alcun tipo.