Quest’anno non ci saranno i Telegatti: è inutile girarci intorno, la notizia è questa e il post può soltanto cercare di spiegare la motivazione della cancellazione del premio indetto da Tv Sorrisi e Canzoni.
In realtà il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo non è stato soppresso, ma solo rimandato, probabilmente a Gennaio 2010 (ovvero un anno senza statuette a forma di gatto), con la motivazione più scontata: c’è grande crisi e gli investitori che acquistano gli spazi pubblicitari non pagano più come una volta, dunque non ci sarebbero i soldi necessari per le star internazionali e forse addirittura per pagare i conduttori.
E’ vero che quella di quest’anno doveva essere la venticinquesima edizione e che era prevista una festa particolarmente imponente (Alfonso Signorini: “I telegatti quest’anno compiono 25 anni. Stiamo preparando una grande serata che sia all’altezza dell’avvenimento“), ma perché non farli lo stesso spendendo meno soldi e in modo più oculato per rendere omaggio al pubblico che li ha sempre seguiti con grande affetto?
Dice Alessandra Comazzi su La Stampa:
Non pareva elegante – si sostiene – che in un momento difficile per tutti, su Canale 5 andasse in onda una manifestazione grondante opulenza, divi e felicità. C’è poco da stare allegri, in effetti, ma la realtà appare lievemente diversa. Non tanto, o non soltanto, il rispetto per il pubblico: «panem et circenses» sono sempre stati una medicina adatta a ogni tempo di crisi. Quanto, più realisticamente, la mancanza di denaro per chiamare le stelle straniere
Prima di tutto, facciamo tutti un piccolo sforzo e proviamo a credere, che se i premi non si fanno e per non far sentire a disagio il pubblico a vedere tanto sfarzo, poi cerchiamo di pensare a qualche soluzione per convincere gli inserizionisti ad investire sulla manifestazione.
Idee: affidare la conduzione a Maria De Filippi (sai quanto pubblico fa la Maria nazionale?), affiancandola ad un personaggio sempre differente per ogni categoria premiata (vedi Oscar 2009); consegnare a Marco Carta il telegatto per la musica (la sua presenza sarebbe assicurata); lasciare a casa le star internazionali.