Solo per amore, il programma di Raidue dedicato alle storie familiari di persone disposte a tutto per chiedere perdono, che avrebbe dovuto condurre dal 7 dicembre Monica Setta, non andrà mai in onda. A dare la notizia è la giornalista a Il giornale:
E’ un vero dispiacere. Mi era stato chiesto di partecipare a varie trasmissioni per lanciarlo. Da settimane passavano i crawl per invitare gli spettatori a inviarci le loro storie, già era stata fatta la raccolta pubblicitaria. E ora, viene buttato via il lavoro di mesi: mio, degli autori e dell’intera produzione. Non è corretto chiudere un programma a pochi giorni dalla partenza. Non lo si poteva dire prima? Contenuti e costi erano approvati da tempo. Era un progetto bello, pulito, asciutto, con importanti autori, registi e scenografi.
Monica Setta ricorda che l’azienda non è la prima volta che ha questo comportamento nei suoi confronti:
Tra l’altro non è la prima volta che succede: sono venuta a Rai2 per condurre un talk quotidiano, mi è stato comunicato che non si sarebbe più fatto e in cambio avrei avuto una promozione in prima serata, anche se in un programma lontano dalle mie caratteristiche, perché sono una giornalista e non una showgirl, però ho accettato volentieri una nuova esperienza, ora quest’altra doccia fredda. Questa vicenda per me è un danno di immagine ed economico. Io ho un contratto con il minimo garantito fino al prossimo agosto, invece mi tengono in stand by senza farmi lavorare. Ho scritto una lettera al direttore generale in cui chiedo spiegazioni. Attendo risposta per poi valutare quali passi compiere per tutelarmi.
La giornalista a La Repubblica ribadisce il concetto, annuncia battaglia (“Io ho tutto pronto per fare causa. Sono già andata dall’avvocato”) e non si capacita del motivo della chiusura:
Dicono che questa vicenda si collega a un furioso diverbio avvenuto tra il direttore generale Masi e il direttore di RaiDue Massimo Liofredi. Si sarebbe parlato pure delle polemiche sullo show della Muccitelli. Ma io che c’entro?
Anche Giorgio Merlo, vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai in forza al PD, vuole delle spiegazioni (fonte Asca):
Resta una domanda, però, a cui adesso si deve dare una risposta credibile e pertinente: perché si chiude, ancora una volta misteriosamente, un programma di Monica Setta? Non ha sponsor politici autorevoli? Non è gradita ai vertici aziendali? Fa programmi con troppi ascolti. Per evitare che si crei un nuovo caso giuridico, sarebbe opportuno che qualche dirigente fornisse qualche risposta nel merito.