Giancarlo Leone, il direttore Intrattenimento della Rai, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera traccia la via, in quattro punti, che la prossima edizione di Sanremo dovrà seguire:
Primo: fare ascolti, ma non pensare a loro in prima istanza. Un Festival non deve arrivare necessariamente al 50% di share. Se si alza troppo l’asticella si rischia di produrre dei danni. Secondo: la qualità della musica e degli autori è fondamentale. Aver messo in piedi un Festival in tre mesi è stato un miracolo e va riconosciuto a Mazzi, Morandi e Presta. Noi contiamo di avere otto mesi davanti.
Infatti l’intenzione di Leone è quella di annunciare direttore artistico e conduttore (sempre che non coincidano) entro giugno. Leone continua:
Terzo: la pluralità dell’industria discografica. Le major fanno un gran lavoro, ma sarebbe bello avere le tantissime etichette indipendenti che non hanno accesso a una manifestazione così importante. Quarto: stare attenti al mix degli artisti che deve essere adeguato e tenere presente l’eccessiva esposizione televisiva di alcuni. Non è forse un caso che i primi tre classificati di quest’anno vengano, in modi diversi, dai talent.
Ma si può far a meno di grandi ospiti internazionali?
Non avere super ospiti e super compensi è immaginabile perché in Italia abbiamo i talenti per poterlo fare. Il caso di Geppi Cucciari lo dimostra. Dobbiamo uscire dalla schiavitù di fare per forza il 50/60% di share. Gli ascolti vengono un attimo dopo, altrimenti andremmo a cercare il sensazionalismo che non va quasi mai a vantaggio della qualità.
Sulla questione della rappresentazione della donna, con tanto di farfallina alla Belen:
Sarebbe ipocrita immaginare che nell’ambito dello show business non ci siano delle donne che hanno un certo tipo di rappresentazione, fa parte dello spettacolo. Se tutto questo fosse avvenuto senza degli interventi diversi— a partire da quello di Geppi — sarebbe stato grave. Ma non mi sento di immaginare un evento dove la donna viene rappresentata solo per la sua intelligenza e creatività.
Per quanto riguarda la conduzione della kermesse canora il Morandi ter sembra escluso (dallo diretto interessato), mentre il sogno nascosto potrebbe essere Fiorello. Leone è diplomatico:
In Rai abbiamo grandissimi artisti come Antonella Clerici, Carlo Conti, Fazio, Frizzi, Baudo. Ma anche fuori da Viale Mazzini ci sono artisti altrettanto importanti. Penso a Maria De Filippi che da sempre vuole misurarsi con un evento come Sanremo. Penso a Brignano, ma anche a Arbore.
Photo Credits | Getty Images