La seconda puntata del Festival di Sanremo 2009 non regala tante emozioni come la prima, anche perché le canzoni già le avevamo ascoltate, ma conferma la scelta oculata di affidare a Bonolis le redini della manifestazione: Paolo non solo dimostra di saper dettare i tempi giusti, ma ieri sera è stato capace anche di coprire i piccoli errori della sua compagna, la Abbagnato e di lasciare più spazio alle sua spalla storica, Laurenti.
Proprio il mestro Laurenti è stata un’autentica rivelazione: anche se è stato un pò stupido negli sketch nel corso della serata è stato molto frizzante nel momento, copiato al Senso della vita, dei cinque motivi per cantare, monumentale nelle esibizioni musicali.
I casi sono due: o si accorciano i momenti in cui bonariamente viene preso in giro, dandogli delle battute più pungenti o lo si lascia libero di improvvisare e cantare. E’ un peccato non sfruttare di più Laurenti.
Gli ospiti: meglio l’apertura di ieri sera, molto suggestiva, con il Coro Jubilate che ha regalato emozioni forti (almeno più forti di un video promozionale di Mina); bene i PFM, ma dedicando il doveroso tributo a De Andrè giocavano in casa; piacevole Haber, su cui non si discute in fatto di qualità;brava la Abbagnato, anche se meglio quando racconta la sua vita che quando presenta.
Concludendo: la maggior parte delle canzoni continuano a non emozionarmi, forse perché non mi sembrano valide quanto altri brani cantati in passato dagli stessi cantanti. Mi ha sorpreso la momentanea eliminazione di Al Bano, ma forse ci penserà l’affetto del pubblico a farlo tornare in gara.