E’ tornato il moralizzatore: non sto parlando di quello de Le Iene, ma del nostro Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Sandro Bondi, che attacca la Rai, perché spende i soldi dei contribuenti per programmi ributtanti.
Conoscendo la professionalità del ministro, dopo aver letto il lancio dell’Ansa, mi immagino di trovare una lista copiosa di tutti i programmi impresentabili della Rai, compresi i telegiornali, invece, nella nota, con mio grande stupore, scopro che l’unico programma sotto accusa è Glob – L’osceno del villaggo, definito “Volgare e ributtante”.
Questo è l’appello che lancia il ministro al presidente della Rai Claudio Petruccioli e al direttore generale Claudio Cappon:
E’ eticamente corretto che un canale della tv pubblica trasmetta trasmissioni così volgari e ributtanti? Lo chiedo – precisa il ministro dei beni culturali – al direttore generale e al presidente della Rai, non con animo polemico ma con la convinzione che non possiamo non essere d’accordo nel restituire alla Rai la sua funzione di strumento di informazione e di elevazione civica e spirituale dell’intera comunità nazionale
La puntata, che ha scatenato le ire di Bondi, è stata quella in cui sono stati ospitati Ilona Staller, che ha parlato dei rapporti tra erotismo e politica, Stefano Bartezzaghi, che ha spiegato l’evoluzione del linguaggio politico, il filosofo Massimo Cacciari, che ha disquisito sul tema sesso strumento di poteree Fabrizio Biggio, che ha descritto il rapporto tra uomo e donna. Tra i servizi, invece, c’è stato uno sul ministro Mara Carfagna.
Bertolino ha replicato sul Corriere:
Mi sento tranquillo, mi assumo ogni responsabilità ma non credo che nella puntata di ieri di Glob su Raitre ci sia stato qualche problema. Rispetto l’opinione di Bondi anche se ha usato una terminologia forse eccessiva tipica del mondo politico. Non mi sento chiamato in causa personalmente, faccio riferimento al mio editore che è la Rai e se loro non hanno avuto nulla da eccepire…
Mentre ad Affaritaliani, ha sottolineato quanto gli è valso, in termini di share, lo spot del ministro:
Tutti hanno la libertà di dire ciò piace o non piace. Spererei che Bondi abbia espresso questa opinione non da ministro ma da privato cittadino. Però è paradossale che abbia detto così proprio il giorno dopo che il programma ha segnato il suo record di share (12% NDR).
La rete, attraverso il suo direttore Paolo Ruffini, difende la trasmissione, ricordando che non è in fascia protetta:
Glob è un programma che va in onda la domenica alle 23.40 circa, non un entro di rieducazione. I programmi, si sa possono piacere o non piacere. Diverso sarebbe se qualcuno immaginasse di dare al giudizio di un ministro un valore politico, o peggio ancora etico-politico. Se insomma la qualità di un programma fosse misurata con il gradimento di questo o quel ministro. Ma non è certo questo il caso.
Rimango sconcertato. Lascio a voi ogni tipo di riflessione.