Renzo Arbore, attualmente impegnato con l’Orchestra Italiana al Festival O’Scià, torna a parlare dei male della televisione odierna, ovvero la mancanza di creatività e l’adorazione degli ascolti (fonte La stampa):
C”è ormai un difetto di creatività. E” inutile spiegare che siamo in piena idolatria per i numeri, siano dell”auditel o del botteghino, o del televoto di Sanremo. Così, la creatività viene privata dalla voglia di andare fuori dalle righe: ma cinema e libri soffrono lo stesso dramma della musica e della tv. Glielo dice uno che è sempre stato americano senza la “k”, mica un comunista. Bisognerebbe almeno recuperare, in queste misurazioni, l”indice di gradimento: almeno ci si allontanerebbe dalla logica delle cifre.
Lo storico conduttore di Quelli della notte spiega anche i motivi dei flop degli show:
Gli show non funzionano perché gli autori non sono incoraggiati a far divertire il pubblico. Le dico questo: la gente riscopre antiche modalità televisive grazie a “Supervarietà“. Pensi che per me diventa promozionale, mi vengono a sentire in concerto dopo aver rivisto spezzoni del passato, e me lo dicono.
Arbore, infine, assolve i talent e boccia i reality:
Il trend della carne fresca non giova alla musica. Ma cӏ stato di peggio, con i reality. Almeno ora cantano e ballano.