Ogni anno la medesima solfa, al punto che anche noi rischiamo di diventare monotoni, scrivendo le stesse cose a distanza di dodici mesi. Fatto sta che il processo ha imboccato il suo iter inarrestabile e nulla e nessuno sembra in grado di riportarlo a livelli accettabili. Ogni estate la cosiddetta tv generalista nella fattispecie Rai e Mediaset, più la prima che la seconda a dir la verità che ricordiamo essere, ormai solo sulla carta, servizio pubblico sovvenzionato dai cittadini, cala il sipario una volta terminata la stagione televisiva che ingolosisce i pubblicitari. E’ la costipazione dei palinsesti.
All’improvviso dall’oggi al domani ci si ritrova faccia a faccia con una quantità industriale di repliche, che, destino vuole siano le stesse dell’anno prima in particolare su Raiuno, il canale che più di tutti alza la bandiera bianca dell’innovazione all’insegna dello stantio spinto, al punto che siamo già in grado di annunciarvi per l’estate 2010, l’ennesima proposizione de La Signora in Giallo a mezzogiorno e nel pomeriggio degli episodi del Il Commissario Rex prime stagioni e i casi dell’Ispettore Derrick con una spruzzatina di Un Medico in Famiglia.
Palinsesti talmente scontati da far arrabbiare addirittura il Codacons che a giugno:“Ha deciso di diffidare la Rai perchè cambi la programmazione estiva, dice in una nota il suo presidente Marco Donzelli.“Vogliamo che la Rai non mandi in soffitta l’attualità e alterni almeno film a telefilm, riservandoci in difetto di valutare possibili azioni legali. E’ assolutamente inaccettabile che sulla rete ammiraglia del servizio pubblico la programmazione estiva sia fatta solo di telefilm triti e ritriti”.
Lettera morta la denuncia del Codacons a cui la Raiuno risponde con l’unica pseudo novità riscontrabile in prime time, oltre alla serie di film bollywoodiani che dopo il successo dell’anno scorso, sono tornati ad allietare le serate del sabato: i vari Premio Sirmione Catullo con il suo 18,18% di share, Premio Caruso 21% di share, Premio Barocco 20% di share, Napoli prima e dopo 19,93% share.
Kermesse di ospiti spesso uguali, di presentatori messi lì alla belle meglio, da seguire con un occhio chiuso e uno aperto in attesa che il sonno concili la definitiva chiusura dei giochi e come se non bastasse siffatti programmi fanno pure una buona scorpacciata di share, in attesa dell’ennesima programmazione estiva. Ma l’estate non dovrebbe essere al’insegna della gioia e della freschezza? Possibile che per vedere qualcosa di nuovo sia necessario per forza affidarsi ai canali a pagamento? La risposta è affermativa.
spero solo che non ci sia la isoardi troppo antipatica