Nel nuovo piano di ridefinizione dei palinsesti Rai studiato da Mauro Masi (che tiene conto dei costi produttivi e dei compensi per ogni singolo programma), Raitre rischia di essere completamente schiacciata da logiche aziendali che non tengono conto del parere dei telespettatori. Programmi di punta della rete come Ballarò, Che tempo che fa e Report temono di andare incontro ad un destino infausto in base ai tagli per la nuova stagione tv. Analizziamo i singoli casi, rifacendoci alle cifre riportate da Il Giornale:
Ballarò: “la clausola paracadute” stabilita da Giovanni Floris (che guadagna 550mila euro annui) come collaboratore esterno Rai, prevede che in caso di chiusura della sua trasmissione, il giornalista venga assunto come caporedattore. L’approfondimento politico del martedì sera costa quasi 100mila euro a puntata per una spesa complessiva 4,1 milioni di euro per un’intera stagione (43 appuntamenti).
Che tempo che fa: le 65 puntate dello show di Fabio Fazio (prodotte anche dalla Endemol) richiedono uno sforzo economico complessivo pari a 10,4 milioni di euro (di cui quasi 2 milioni di euro utilizzati per coprire lo stipendio del conduttore).
Vieni via con me: i quattro speciali realizzati nello scorso autunno sono costati 2,8 milioni di euro tra cachet dei conduttori, produzione. E’ da sottolineare il fatto che il contratto di Fazio è in scadenza a giugno e che non è sicuro il suo rinnovo. Il manager, Beppe Caschetto, avrebbe preso preventivamente dei contatti con La7 (dimenticandosi della disastrosa esperienza ai tempi della neonata rete che costrinse Fazio ad essere pagato per non lavorare).
Parla con me: il talk show in seconda serata di Serena Dandini (compenso sui 700mila euro all’anno) sfiora un costo totale di 67mila euro a puntata.
Report: i 22 appuntamenti stagionali con le inchieste di Milena Gabanelli sono piuttosto economiche: 2.200.000 euro di cui 150mila solamente alla giornalista. Non costa tantissimo nemmeno In mezz’ora di Lucia Annunziata, che si aggira sui 26mila euro lordi a puntata.
Il direttore di Raitre, Paolo Ruffini rassicura tutti sull’eventualità di un taglio netto delle produzioni per il prossimo anno (Fonte Adnkronos):
Che tempo che fa, Report e Ballaro’ sono fra i migliori programmi della Rai. E credo di interpretare correttamente il pensiero dell’azienda se definisco incedibili sia i programmi che i conduttori, essendo a tutta evidenza da escludere un interesse della Rai alla loro cancellazione o al mancato rinnovo dei contratti di esclusiva con professionisti legati alla Rai e al suo brand da cosi’ tanti anni.