Come riportato da La Repubblica, Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, ha presentato il suo piano di rilancio alla commissione parlamentare Rai. Tra gli obiettivi di Gubitosi c’è lo stop agli appalti esterni per permettere di realizzare i programmi di punta in casa.
Il direttore generale ha anche criticato sia gli introiti in caduta libera di Radio Rai che i siti internet della tv di Stato che ha intenzione di rilanciare. Gubitosi ha anche annunciato la bonifica delle sedi di Viale Mazzini a Roma e di Via Cernaia a Torino.
Nei documenti che ha presentato, Gubitosi ha chiesto come mai i programmi di punta della Rai, come Che tempo che fa, Ballando con le stelle o gli show di Fiorello, vengano realizzati attraverso società esterne come la Ballandi o la Endemol e non attraverso le maestranze della Rai che possono contare su oltre 4mila lavoratori.
La risposta è nei costi che lieviterebbero se i programmi venissero prodotti in casa. Per questo, Gubitosi è al lavoro anche per un nuovo contratto per i dipendenti della tv pubblica. A riguardo, è previsto un incontro con i sindacati il prossimo 17 ottobre.
Già erano recitate male e melense le fiction delle vite dei pontefici, carabinieri e forze armate assortite figuriamoci come saranno qulle “fatte in casa” con il beneplacido del clero… semplicemente inguardabili.