Gli oltre duemila lavoratori precari della Rai, per la precisione i lavoratori esterni a partita Iva, a causa della nuova riforma Fornero, sono pronti a fare causa all’azienda.
La nuova riforma Fornero, infatti, prevede che il lavoratore a partita Iva, nel caso superi gli 8 mesi di contratto presso lo stesso imprenditore, gli venga attribuita una postazione fissa di lavoro e registri l’80% di fatturato dalla stessa azienda, abbia diritto all’assunzione, anche nel caso della presenza di due di queste tre ipotesi.
La Rai, di conseguenza, come riportato da Il Corriere della sera, starebbe pensando a contratti inferiori di 8 mesi, proprio per evitare l’assunzione e di conseguenza pagare compensi più bassi.
I lavoratori precari hanno diffuso la seguente nota:
Cosa succederà a settembre? Saremo richiamati in azienda? E con quali condizioni? Abbiamo già brutti segnali. Il rischio è che il prezioso vivaio di passioni e competenze che si è creato soprattutto in questi ultimi quindici anni venga falciato da tagli e da condizioni di lavoro ulteriormente demotivanti. Alcuni atipici hanno acquisito, loro malgrado, i presupposti per un’azione legale contro l’azienda che vedrebbe in tal modo un’ondata di contenziosi molto dispendiosa.
A settembre, la “palla” passerà in mano al neo presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e al direttore generale, Luigi Gubitosi.
A rischio, due mila contratti di lavoro e la realizzazione di molti programmi tv.