Continua la bufera in casa Rai: dopo l’esposto all’Antitrust per la possibile pubblicità occulta fatta da Mike Bongiorno a Tutti pazzi per la tele, arriva la segnalazione da parte di Altroconsumo al Garante, per pratiche commerciali scorrette durante Miss Italia, la nota polemica del Tg1 all’azienda per il rispetto degli orari di messa in onda e la diatriba tra la Granbassi e l’Arma dei Carabinieri.
Se la polemica sulla presenza della Granbassi probabilmente si esaurirà con la fiorettista che abbandonerà l’Arma (a meno che quest’ultima accetti la richiesta di aspettativa della campionessa), per continuare la sua permanenza nel programma, le altre due situazioni sono un vero e proprio punto interrogativo.
Altroconsumo accusa Miss Italia di aver fatto accordi per promuovere le attività dei parrucchieri in cambio di pagamenti di oltre 9 euro. Questo il comunicato stampa:
Sono come le matrioske. Ne apri una e dentro ce n’è un’altra e un’altra ancora. Solo che non è un gioco, ma è un programma del servizio pubblico televisivo.
Con in mezzo interruzioni pubblicitarie, palesi, ma anche finti backstage, in realtà spazi promozionali a pagamento. Quanto successo nella trasmissione Miss Italia, andata in onda su Rai Uno gli scorsi 11, 12 e 13 settembre e documentato dal servizio de Le Iene, trasmissione tv in onda ieri sera su Italia1, è stato segnalato oggi da Altroconsumo all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e all’Autorità per le garanzie delle comunicazioni con un esposto.
L’ipotesi è che siano state realizzate pratiche commerciali scorrette, comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori, pubblicità occulta e sforamento dei limiti di affollamento pubblicitario.
I siparietti con i parrucchieri in azione nel finto backstage sarebbero frutto di accordi per promuovere la loro attività, in cambio di pagamento di oltre 9mila euro. La commistione tra contenuti editoriali, di intrattenimento e forme di pubblicità non palese, oltre che svilente per il servizio pubblico in sé, è una prassi che le Autorità sono tenute a sanzionare perché lesive degli interessi dei consumatori.
Capitolo Tg1: il comitato di redazione chiede il rispetto degli orari di messa in onda dei telegiornali di mezzasera e notte, segnalando l’incredibile sforamento, di oltre un’ora, delle edizioni di sabato 20 e 27 settembre e proponendo alla rete di tornare ad impegnarsi a sfumare i programmi in diretta, come fece due anni fa. Questo il comunicato:
Rispettare gli orari significa rispettare i telespettatori che attendono aggiornamenti e notizie dopo le 20, rispettare i compiti del servizio pubblico, e rispettare il lavoro di tutti i dipendenti, giornalisti, montatori, registi, operatori di studio e tecnici, che coprono i turni notturni (turni che superano ormai le dieci ore). E’ ricominciato il palinsesto autunnale e, come tutti gli anni, il Tg1 si ritrova alle prese con sforamenti incontrollati dei programmi di Raiuno in diretta (e non) di prima e seconda serata. Ogni martedì, mercoledì, giovedì e sabato le edizioni serali e notturne del Tg1 vanno in onda regolarmente in forte ritardo.