Non si placano le polemiche riguardanti la decisione di piazzare domani in prima serata su Raiuno lo speciale Porta a porta per raccontare la consegna delle prime case ai terremotati d’Abruzzo: con il programma di Bruno Vespa alle 21.10 saltano due esordi stagionali, quello di Ballarò su Raitre e quello di Tutti pazzi per la tele sulla rete ammiraglia Rai e la prima puntata di Porta a porta dedicato a Miss Italia.
Paolo Garimberti, che aveva provato ieri pomeriggio una mediazione senza essere ascoltato (la diretta dell’evento nel pomeriggio condotta da Bruno Vespa e la prima serata salva a Ballarò), ha parlato di “Una disorganizzazione incredibile” ricordando che trattandosi di “un evento programmato e programmabile, si poteva fare tutto per tempo ed evitare di mettere la Rai al centro di nuove polemiche politiche” (fonte Repubblica.it).
Le reazioni politiche. Massimo D’Alema condanna la decisione:
è un episodio grave: è evidente che c’è un commentatore principe che offre tutte le garanzie di mettere in giusta luce le opere del miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. E’ un segnale molto brutto. Rivolgo un invito a Bruno Vespa, che è anche un decano del giornalismo: lui non lo dovrebbe permettere. Sarebbe un bellissimo segnale, ma so che forse non accadrà.
Giorgio Lainati del Pdl, vicepresidente della commissione di Vigilanza sulla Rai respinge ogni tipo di accusa:
Tutto quello che apparentemente non consente ai signori di Raitre di esercitare la loro missione principale, cioè attaccare Berlusconi, il governo e la maggioranza viene denunciato come un odioso attacco alla libertà di stampa. A comando partono le denunce di presunte cancellazioni o oscuramenti, ma sinceramente provocano solo la più assoluta indifferenza.
Il suo collega di commissione, Roberto Rao dell’UDC commenta:
Non vorremmo che la cancellazione di Ballarò su Raitre di martedì prossimo, per lasciare spazio solo alla puntata speciale di Porta a Porta su Rai1, per celebrare la consegna delle prime case ai terremotati dell’Abruzzo, fosse stata ‘suggerita’ da qualcuno o sia opera di chi in maniera troppo zelante vuole evitare che alla stessa ora ci sia un dibattito che si permette di approfondire il dopo terremoto o magari di avanzare critiche sull’operato dell’esecutivo e della maggioranza.
La realtà dei fatti a prescindere da come la pensiate è una: un avvenimento, previsto da mesi, che poteva essere anche fissato in sede di creazione di palinsesti, manda all’aria la programmazione Rai. Ciò, a prescindere da ogni risvolto politico, che lascio a voi giudicare, non è rispettoso nei confronti dello spettatore.