Chiara Danese è una delle ragazze che stanno affrontando le finali in vista dell’imminente edizione 2012 del concorso di bellezza di Miss Italia. La Danese, però, è già nota ai media per essersi costituita parte civile nel processo Rubygate, quello del famoso “Bunga Bunga”. Libero ha pubblicato una serie di affermazioni dell’aspirante Miss.
Ecco cosa ha dichiarato Chiara Danese:
Qui, quella storia non me la sono portata dietro, non è una storia che mi piace particolarmente. Spero che quella storia non mi danneggi. Non ci voglio pensare.
Libero ripercorre la storia di Chiara Danese che riassumiamo in breve: la ragazza, insieme ad Ambra Battilana, grazie al manager Daniele Salemi, conosce Emilio Fede che la vuole subito nel ruolo di “meteorina” per il Tg4.
Dopo la prima cena con il giornalista, arrivò successivamente l’incontro con Silvio Berlusconi ad Arcore dove, secondo le dichiarazioni delle due ragazze, ne sono successe di ogni: rapporti orali mimati con statue, spogliarelli, lap-dance di Nicole Minetti completamente nuda e molto altro.
Chiara e Ambra saranno assistite nel processo Rubygate dall’avvocato Patrizia Bugnano, senatrice dell’IdV. In una dichiarazioni dell’epoca sempre riportata da Libero, Chiara spiega il perché della sua decisione di costituirsi parte civile:
Nonostante sia stata solo una volta ad Arcore, nel piccolo paese dove abito pensano che io sia un’escort. E quello che mi dispiace è che insultano anche mia madre e mio padre.
Photo Credits | Ufficio Stampa Miss Italia