Ecco una notizia fresca fresca che sta girando sul web nelle ultime ore: Il presentatore meteo della Bbc News, Tomasz Schafernaker è stato immortalato durante la diretta tv mentre mostrava impavido il dito medio al suo collega Simon McCoy.
L’episodio è andato in questo modo: McCoy, finito la sua striscia televisiva, ha presentato le previsioni in maniera simpatica e sarcastica dicendo: Fra un minuto avremo le previsioni del tempo, che saranno ovviamente accurate al 100% e vi daranno tutte le informazioni di cui avete bisogno
Il metereologo ha risposto alla battuta con un gesto poco televisivo, ma del resto non sapeva di essere in onda e soltanto dopo aver capito di essere in diretta ha cercato di rimediare … ma invano!
Alla vista del gestaccio, McCoy ha ironizzato sul dito medio dicendo: C’è sempre un errore … eccolo!
Immaginate il caos che ha scatenato un tale gesto, in pochi secondi la notizia ha fatto il giro del globo riscuotendo numerose polemiche, anche perché, secondo fonti, il meteorologo inglese non è estraneo a determinate gaffe tanto che, in passato ha definito ridacchiando, le isole Ebridi come “terra di nessuno” e durante le previsioni meteo preannunciò la caduta di “cacca fangosa” durante il festival musicale di Glastonbury.
L’emittente tv inglese ha da subito fatto le proprie scuse dicendo di prendere provvedimenti, che non prevedono però, il licenziamento del 31 Tomasz Schafernaker.
Un portavoce della BBC ha affermato che:
Tomasz non si è accorto di essere in diretta e, se da una parte il suo gesto è stato mostrato per un solo secondo, si è trattato di un comportamento non accettabile. Ci scusiamo per ogni offesa arrecata
La domanda è: se le gaffe di Schafernaker sono non ammissibili, quelle di numerosi presentatori italiani cosa sono? Senza fare nomi, ma qualche presentatore italiano quotidianamente fa figure del genere, spesso peggiori del dito medio, ma nessuna rete poi fa le dovute scuse al telespettatore, come mai? Sarà troppo esagerata la nobile Inghilterra o troppo esagerata in maniera opposta l’Italia?