Mario Orfeo, nel giorno del suo quarantacinquesimo compleanno, ha deciso di lasciare la direzione del Tg2 per diventare il direttore del quotidiano Il messaggero.
Il giornalista, che prenderà il posto di Napoletano che è subentrato a Gianni Riotta alla guida del Sole 24 Ore, ha commentato (fonte Ansa):
Ringrazio tutta la redazione del Tg2, consapevole di lasciare un telegiornale forte che in questi due anni ha ottenuto grandi risultati. Ma sono allo stesso tempo molto felice di tornare nella squadra editoriale di Caltagirone, dove sono stato già direttore del Mattino per sette anni, per assumere la direzione del Messaggero, il quotidiano più forte del gruppo.
Ora il Consiglio di redazione del Tg2 si augura che il telegiornale non sia:
affidato in un momento così delicato ad un direttore pro tempore che non avrebbe la possibilità di prendere decisioni determinanti per il futuro della testata che da anni svolge un importante ruolo all’interno del servizio pubblico.
Il segretario dell’Usigrai Carlo Verna attacca l’azienda:
In una Rai immobile, che annaspa senza reagire, dove tutto il giorno dopo è peggio rispetto al precedente, un ‘altra luce sta per spegnersi, perché chi ha mercato va via. Così Mario Orfeo che ha fatto un buon Tg2 passa al Messaggero. Mentre per il clima che c’è temiamo le scelte future e auspichiamo che siano interne all’azienda, ci chiediamo quale avrebbe potuto essere per un Direttore sollecitato dall’editore di un autorevole quotidiano un buon motivo per restare. Forse essere il responsabile della prima testata digitalizzata della Rai ? Purtroppo no perché sul quel fronte ci sono solo ritardi. Forse per un merito che gli potrà essere in futuro riconosciuto ? E questo potrà avvenire solo se si supererà la militarizzazione dell’azienda di servizio pubblico, cosa che al momento sembra un’ utopia. Mentre ci associamo alla richiesta del CdR del Tg2 di immediate definitive soluzioni, se al settimo piano ne sono capaci, ci prepariamo ad un’ assemblea dei comitati di redazione il 14 aprile che senza una buona notizia fra tante brutte non potrà che essere nel segno del forte rilancio di tutte le possibili iniziative di protesta.
Per la successione di Orfeo, che dovrebbe essere già decisa in consiglio d’amministrazione giovedì, si prefigura un braccio di ferro tra la Lega e il Popolo delle libertà: tra le ipotesi il vaglio ci sarebbe quella di far diventare direttore Gianluigi Paragone, ma il nome più gettonato è quello di Susanna Petruni, a lungo candidata alla direzione di Raidue al posto di Massimo Liofredi, con Franco Ferraro (che piace al Carroccio) come vicedirettore. Gli altri nomi che circolano sono quello di Gennaro Sangiuliano, attuale vicedirettore del Tg1, e il direttore dei Gr Antonio Preziosi.