Simona Ventura e Milly Carlucci, due delle conduttrici più importanti della Rai, hanno rilasciato due interessanti interviste rispettivamente a La Stampa e a Il tempo, dove parlano di televisione e reality (che potete leggere su Mondoreality) e del fenomeno Sky.
Mentre la giudice di X Factor parla dell’avanzata di Sky come di una rivoluzione silenziosa (“Sky è forte, e c’è una controparte Mediaset-Rai. Le battaglie fanno bene perché aprono nuovi orizzonti nella multimedialità”), la presentatrice di Ballando con le stelle non esclude di poter passare un giorno sul satellite, come Fiorello:
Sono da 32 anni in Rai, a parte piccole parentesi con Mediaset. Nel nostro mestiere dobbiamo stare attenti alle vie di comunicazione nuove. Non so dove ci porterà la tv digitale, però mai dire mai. Io sono una fedele per natura, a casa mio marito mi rimprovera di non voler mai buttare via le cose vecchie. Ma pur con l’affetto enorme che nutro per Viale Mazzini, la vita è fatta di uomini e occasioni. Oggi anche la Rai cambia pelle in continuazione, non è più quella dei progetti a lungo termine di Bernabei o Agnes. Ci sono state direzioni generali durate otto mesi, tourbillon al vertice. Per fortuna Del Noce è rimasto al suo posto per molto tempo. Certo, se la Rai non dovesse volermi più…
Le loro opinioni confermano ciò che aveva detto Maria De Filippi a L’espresso quando confermava di dover temere la tv di Murdoch (e di essere interessata a produrre per Sky, a cui già affida Amici su Sky Vivo e C’è posta per te per l’estero).
L’80 per cento di quello che guardo sta su Sky. È una tv forte con delle reti fatte veramente bene. Quando ‘Amici‘ va in onda, e su Sky c’è il pallone, partono 20 punti di share. Quando non c’era Sky, ‘Quelli che il calcio‘ faceva il 35 per cento. Ora, Italia Uno ha iniziato a trasmettere la prima e la seconda stagione di ‘Grey’s Anatomy‘. RaiDue fa lo stesso con ‘Brothers and Sisters‘. Tutti telefilm che io ho già visto e stravisto su Sky. Se i telespettatori iniziano a comportarsi come me, la preoccupazione ci deve essere eccome!
Fiorello ha aperto l’epoca di sky, come Mike Bongiorno aprì quella di Mediaset?