UPDATE: Lorenza Lei è stata ufficialmente nominata.
Il consiglio di Amministrazione della Rai, preso atto delle dimissioni di Mauro Masi dall’incarico di Direttore Generale, ha chiesto ad unanimità di nominare come nuovo direttore generale Lorenza Lei, fino a ieri Vice Direttore Generale per l’Area produttiva e gestionale.
La Lei, Nata a Bologna il 15.02.1960, primo DG donna della Rai, per la tv di stato ha svolto i ruoli di: Direttore della direzione Risorse Televisive (luglio 2006 – maggio 2009), Direttore dello Staff del Direttore Generale (aprile 2002 – luglio 2006), Responsabile dell’Unità Organizzativa Programmazione mezzi di produzione di Raiuno (agosto 200 – aprile 2002), appartenente alla Struttura Rai Giubileo (novembre 1998 – agosto 2000), Dirigente nell’ambito della struttura Marketing e Progetti Speciali della Direzione Rai International e Dirigente Coordinatore della produzione televisiva (giugno 1997 – novembre 1998), Consulente di Rai international (dicembre 1995 – giugno 1997).
Curiosità: è stata insignita della Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica nell’Ottobre del 2010 e dal febbraio 2011 è docente presso L’università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale, del Laboratorio Formati e Generi Televisivi per il Corso di Laurea Magistrare in Industria Culturale Comunicazione Digitale.
Sergio Zavoli ha dichiarato:
Apprezzo senza riserve la scelta di un Direttore generale donna per una ragione non unica ne’ semplice: perché una nuova sensibilità istituzionale, cioè, potrebbe porsi, tra l’altro, il problema di come viene rappresentata la personalità femminile sugli schermi del Servizio pubblico. Si tratta di allertare un’attenzione culturalmente in grado di far fronte a una lenta, quasi naturale deriva che interpreta sempre più forti interessi commerciali e sempre più deboli scrupoli civili. Il Servizio pubblico non passa solo per le notizie di un Tg o gli approfondimenti di un talk-show: ha dei doveri che attraversano e permeano ogni aspetto della sua comunicazione. Auspico che la politica, quella più esigente e invasiva, colga l’occasione per un significativo aggiustamento di rotta; e che il nuovo Direttore giustifichi la ragionevole richiesta di una reale autonomia