Lorenza Lei è stata ufficialmente nominata nuovo direttore generale della Rai: il CdA riunito a Viale Mazzini l’ha nominata all’unanimità.
Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli ha commentato:
Auspico che la politica, quella più esigente e invasiva, colga l’occasione per un significativo aggiustamento di rotta; e che il nuovo direttore giustifichi la ragionevole richiesta di una reale autonomia. Apprezzo senza riserve la scelta di un direttore generale donna per una ragione non unica né semplice: perché una nuova sensibilità istituzionale, cioè, potrebbe porsi, tra l’altro, il problema di come viene rappresentata la personalità femminile sugli schermi del servizio pubblico. Si tratta di allertare un’attenzione culturalmente in grado di far fronte a una lenta, quasi naturale deriva che interpreta sempre più forti interessi commerciali e sempre più deboli scrupoli civili. Il servizio pubblico -non passa solo per le notizie di un tg o gli approfondimenti di un talk-show: ha dei doveri che attraversano e permeano ogni aspetto della sua comunicazione. Auspico che la politica, quella più esigente e invasiva, colga l’occasione per un significativo aggiustamento di rotta; e che il nuovo direttore giustifichi la ragionevole richiesta di una reale autonomia.
Il presidente della Rai Paolo Garimberti, subito dopo la designazione da parte del Cda Rai di Lorenza Lei, ha dichiarato:
Ho proposto al Consiglio di amministrazione Lorenza Lei per la nomina a Direttore generale della Rai perché ritengo possa rappresentare quello che definirei un direttore generale di garanzia. Credo che in questo particolare momento ci sia la necessità di una scelta improntata a logiche di tipo aziendale, manageriali, basate su criteri legati alla conoscenza dei problemi e all’esperienza professionale. Occorre rimboccarsi subito le maniche e, dal mio punto di vista, chi già conosce l’azienda ha dalla sua una maggiore forza e può contribuire più rapidamente a far ritrovare quello spirito unitario di gruppo che ha sempre contraddistinto la Rai nei momenti di difficoltà. In questa chiave, l’unanimità registrata sulla proposta è un buon segnale.