Il più grande (italiano di tutti i tempi), nonostante l’esordio accolto con freddezza dai telespettatori (1.858.000 telespettatori e 8,75% di share), non è a rischio cancellazione. Ad assicurarlo è il direttore di Raidue Massimo Liofredi (fonte Asca):
Il più grande è un prodotto sul quale Raidue continua a credere e a puntare. Così come a Francesco Facchinetti non verrà meno il sostegno della Rete e mio personale.
Liofredi, che oggi è stato in riunione a Viale Mazzini con i responsabili e gli autori del programma, per cercare di trovare le giuste correzioni da fare, ha aggiunto:
Facchinetti è una risorsa della rete, sul quale personalmente sono pronto a scommettere oggi e in futuro. Abbiamo voluto sperimentare un prodotto totalmente nuovo e raccontarlo con un linguaggio innovativo: non ci spaventa il rischio della novità. Il più grande è un prodotto forte che, con qualche correzione, piacerà al pubblico Rai e a quello di Raidue: mercoledì sera ci ha seguito il 9% del pubblico che era davanti ad una TV, un punto in meno della media di ascolto dei programmi della Rete. Anche per questo sono ottimista. Mi conforta in questa mia convinzione l’omogeneità degli ascolti in tutte le regioni italiane.
Il problema del programma è uno solo: la contro programmazione. I giovani, che non seguono la prima serata di Canale 5 e Raiuno, il mercoledì hanno la possibilità di guardare il calcio su Raitre o Le Iene su Italia 1, tutti programmi che tolgono pubblico a Il più grande. Di contro, non esiste un giorno alternativo: lunedì c’è il Grande Fratello Canale 5, martedì Zelig e Dr. House, giovedì è intoccabile per Raidue (c’è Annozero) e il trittico venerdì – sabato – domenica non è proponibile.