Ieri, domenica 30 settembre 2012, è stata presentata la 96esima edizione del Giro d’Italia che potrebbe non andare in onda sulla Rai, a causa del mancato accordo tra la tv di Stato e la Rcs, la società organizzatrice del giro. Michele Acquarone, direttore generale Rcs, ha spiegato i motivi del gelo tra le due parti.
Queste sono le dichiarazioni riportate da Italnews:
E’ un problema di qualità, non tanto di soldi. Al Lombardia non abbiamo potuto vedere la caduta del campione del mondo Gilbert e quasi quasi neppure l’arrivo. La pioggia e l’impossibilità di far volare l’aereo ponte non c’entra. Con la tecnologia di oggi certi problemi si possono risolvere.
Acquarone paragona anche il Giro d’Italia al Tour de France:
Abbiamo e offriamo un prodotto che vogliamo sia valorizzato come merita. Il Giro e corse come la Sanremo sono da considerare come un patrimonio nazionale. Noi parliamo di qualità e non chiediamo la luna. Ma solo che sia valorizzato uno sport che ha ancora un grosso pubblico e interessa ancora tanta gente. E’ impensabile che la Francia possa far vedere in tv i suoi castelli e le sue località più belle e noi che abbiamo panorami e monumenti splendidi no.
Nonostante il possibile’ingresso nella trattativa di Sky, la Rcs ha comunque fiducia in un futuro accordo con la tv di Stato. Queste sono le parole dell’ad Giacomo Catano:
La Rai è il nostro partner storico e auspichiamo di portare avanti questo rapporto. Stiamo parlando con le squadre per dei miglioramenti al prodotto tv e renderlo più spettacolare, con telecamere sui caschetti e per seguirli prima della gara come nel calcio.
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