Il comitato Media e Minori, che ha il compito di applicare il codice di autoregolamentazione Tv e minori, ha denunciato l’aumento di irregolarità di Sky, che ha violato il codice 46 volte (18 in più rispetto al 2008).
Il comitato, formato dai membri di istituzioni, utenti ed emittenti nominati dal ministro dello Sviluppo economico d’intesa con l’Agcom, spiega che Sky (fonte Apcom):
continua a dichiararsi esente dall’applicazione del codice in quanto non firmataria. Sostiene, inoltre, di essere esentata dal rispetto della normativa vigente in materia di tutela dei minori per la modalità trasmissiva adottata ad accesso condizionato, che prevede la possibilità a richiesta dell’adozione di un controllo specifico e selettivo attraverso un pin, il cosiddetto parental control. In nome di ciò Sky continua a mandare in onda in orario di ‘televisione per tutti’ e spesso anche nella fascia a protezione rafforzata 16-19 programmi dai contenuti inequivocabilmente non adatti ai minori, tra cui numerosi film classificati ‘vietati ai minori di 14 anni’, che per legge non possono essere trasmessi prima delle 22.30
Sky non è solo accusata di non tutelare sufficientemente il minore ma anche di proporre un canale Baby Tv, interamente dedicato a bambini sotto i tre anni: Giovanni Biondi, del reparto di psicologia pediatrica del dipartimento di neuroscienze del Bambin Gesù di Roma spiega:
Al di sotto dei 5 anni è meglio concedere ai bambini pochissima televisione e con delle regole. Troppa televisione finisce spesso per provocare obesità, irregolarità del sonno, e una difficoltà di concentrazione. Oggi molti adolescenti studiano con la televisione accesa, il che comporta un calo del rendimento scolastico, ma soprattutto indica difficoltà a mantenere l’attenzione. Non è affatto vero che la televisione favorisce lo sviluppo del linguaggio. Al contrario, genera passività.
Sky, non è l’unica ad aver violato il codice: la Rai ha ricevuto quattordici risoluzioni, Mediaset sette, La7 una, le tv locali quattro e quelle satellitari venti.