Questa sera su Canale 5 va in onda l’ultima puntata diella tredicesima edizione di C’è posta per te, il varietà di Maria De Filippi che per nove sabati ha dominato la prima serata, battendo sempre Affari Tuoi e perdendo solo un confronto (quello della partita di qualificazione ai mondiali di calcio tra Italia e Eire).
Il suo ruolino di marcia fa rabbrividire, perché in prime time solo alcune fiction riescono a fare gli stessi ascolti: 5,078 milioni di spettatori e il 29,14% di share il 19 settembre, 5,481 milioni e 31,49% di share il 26 settembre, 5,546 milioni e il 29,45% di share il 3 ottobre, 6,134 milioni e 30,38% di share il 10 ottobre, 6,033 milioni e 29,89% di share il 17 ottobre, 6,091 milioni e 30,02% di share il 24 ottobre, 5,643 milioni e 29,63% di share il 31 ottobre, 6,12 milioni e 29,65% di share il 7 novembre e 6,588 milioni e 32,71% di share il 14 novembre.
Insomma almeno 5 milioni di persone cascasse il mondo si guardano Maria De Filippi e un altro milione e mezzo di spettatori reputano la sua trasmissione un’ottima seconda scelta. Il motivo di un simile successo è semplice: le storie appassionano chi le vive, gli ospiti che le condividono e il pubblico a casa. Lo dicono anche Alessandra Amoroso, Marco Carta, Gabriel Garko e Francesco Totti (fonte Chi):
Non sono uno che piange ma quando vado a C’è posta per te rischio di crollare. Quest’anno ero la sorpresa di un padre disoccupato per le figlie, sentivo una grande responsabilità. Maria si emoziona ma è brava a non manifestarlo. (Marco Carta)
Sono stata ospite quest’anno per la prima volta. Dovevo convincere una ragazza down a non essere troppo gelosa dei propri oggetti. Mi sono commossa e ho riso tanto. Maria è una donna con gli attributi, non si scompone mai. (Alessandra Amoroso)
Quando vado da Maria sono lusingato dal calore del pubblico e spaesato dal livello di coinvolgimento. Anche l’ospite famoso mette in gioco le proprie emozioni. Ricordo una madre molto tenera di una famiglia con poche risorse economiche che voleva regalare una serata da protagonista alla propria figlia. E voleva che fossi io ad accogliere la ragazza nello studio. Mi ha commosso. (Gabriel Garko)
Ogni volta mi appassiono alle storie e mi emoziono. Come la puntata in cui dalla parte della busta c’era un bambino down che mi aveva eletto suo idolo. Quando mi ha visto la sua faccia si è illuminata e mi ha colpito al cuore. (Francesco Totti).
L’emotional show è un genere che in Italia ha sempre fatto presa, ma su una cosa non c’è dubbio: non tutti riescono ad ottenere i risultati che fa Maria De Filippi, perché l’emozione va raccontata e accompagnata e come lei non c’è nessuno in grado di farlo.