Lo spot per sensibilizzare gli italiani al pagamento del canone Rai sta creando molte polemiche. Tra le immagini dello spot, in onda da qualche settimana sulle reti Rai, infatti, appare anche quella di Giovanni Paolo II. L’accusa è quella di strumentalizzare il volto del papa per pagare la tassa che detiene il “record” di più evasa e odiata dagli italiani.
Le polemiche per questa scelta opinabile non si sono fatte attendere, soprattutto da parte di esponenti politici.
Queste sono state le dichiarazioni di Donato Mosella, parlamentare dell’Alleanza per l’Italia:
Se è vero che lo spot è stato realizzato da un’agenzia esterna, ci chiediamo chi abbia autorizzato tale iniziativa e quali siano stati i costi sostenuti dal servizio pubblico. Non solo è di dubbio gusto usare le immagini di un Papa beato, probabilmente prossimo alla santità e amato come è Giovanni Paolo II per sponsorizzare il pagamento del canone, ma in un momento di grande crisi economica che colpisce pesantemente anche le casse della televisione di Stato, ci si aspetterebbe un uso maggiore delle risorse interne all’azienda.
Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Un’idea fuori luogo e contestabile per spingere gli italiani a pagare una tassa da essi detestata, un orpello che ricade su di loro per finanziare quello che più che un servizio pubblico, un poltronificio nelle mani della politica.
Anche Antonio Rusconi e Maria Pia Garavaglia del Partito Democratico sono decisamente contrari a questa scelta:
Il Ministro dello Sviluppo Economico Passera riferisca sull’opportunità della scelta operata dalla RAI di utilizzare l’immagine del Beato Pontefice Giovanni Paolo II per sensibilizzare i cittadini al pagamento di un’imposta che, secondo la rivelazioni di alcuni istituti di ricerca, è ritenuta ingiusta rispetto al servizio reso. Da chi è stato realizzato lo spot in questione e a quanto ammonta la spesa sostenuta dalla RAI?
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