Beatrice Borromeo continua a far parlare di sé: l’ex presenza fissa di Annozero al Festival del Giornalismo d’Inchiesta a Marsala (video dopo il salto) è tornata sulla sua intervista tagliata a L’era Glaciale, mentre a Vanity Fair ha rivelato di essere stata ad un passo dal lavorare al Chiambretti Night.
Partiamo dal taglio voluto da Antonio Marano a L’era Glaciale: a quanto pare la scelta del direttore di Raidue non è stata dettata solo da una rigida applicazione della legge sulla par condicio, semmai dalla volontà che non volesse che venissero fuori possibili pressioni fatte ad Annozero. Racconta la Borromeo:
Urlava cose irripetibili, insulti gravi. Era isterico. Ha detto che non dovevo permettermi di dire che Annozero subiva pressioni. Quindi urlando ha aggiunto che l’intervista non sarebbe mai andata in onda. Il tutto condito da insulti, del tipo: cretina ma chi ti paga a te.
Alle sue parole ha subito replicato Marano:
Hanno fatto polemica politica. La signorina si è permessa di dire che ad Annozero è stata censurata. Pensa te se me lo faccio dire dalla contessina o principessina, quello che è.
Capitolo Chiambretti Night. Beatrice Borromeo ha rifiutato all’ultimo minuto di lavorare con Piero Chiambretti, perché la produzione non ha accettato di scrivere sul contratto che non avrebbero modificato sostanzialmente le sue interviste:
Quest’inverno Mediaset mi ha offerto uno spazio fisso da Chiambretti. Ero molto dubbiosa: sarei stata criticata per via dell’editore. Ma anche Santoro ha lavorato in Mediaset. L’occasione mi sembrava nuova: 15 minuti di intervista a un politico. Ho rinunciato: non hanno accettato di mettere nel contratto che non avrebbero modificato sostanzialmente i miei interventi. Tutti, a cominciare da Piero, sono stati molto gentili e professionali. Però, al momento di mettere nero su bianco, è cascato l’asino.
Sempre su Vanity Fair, la ragazza rimpiange di aver lasciato Annozero e spiega le motivazioni del suo abbandono:
Mi manca moltissimo. Non c’era nulla di più importante nella mia vita. E sarà difficile trovare un altro lavoro così coinvolgente. Un addio traumatico: non volevo che la mia vita potesse essere un pretesto per diffamare la trasmissione. Nel libro c’è molto di più di quello andato in onda nello spazio Generazione Zero. Un mondo che non si poteva raccontare in tv. Non ho abbandonato le persone che ho portato in onda: non sono personaggi da share e basta
Ma a chi vuoi farla bere, pettegola curiosa insulsa e di sinistra.