Ieri sono stati nominati dal Cda della Rai i direttori di Tg1 e Raiuno, rispettivamente Augusto Minzolini e Mauro Mazza. Se non sapete chi sono ve lo riveliamo noi.
Augusto Minzolini, nuovo direttore del Tg1 è un giornalista romano di 51 anni, definito dal collega Guido Quaranta, “Lo squalo“, ovvero un cronista che perdina i protagonisti, fiuta gli eventi e crea la notizia.
Dopo essersi diplomato al Liceo Classico Dante Alighieri e aver preso parte a Io sono un autarchicho ed Ecce Bombo diretto da Nanni Moretti, entra a far parte dell’agenzia Asca e diventa giornalista (a vent’anni). Prima di approdarare a La stampa, dove fino a ieri ha lavorato come editorialista, Minzolini ha lavorato per Panorama come rubrichista. Qualche mese fa sembrava che lui dovesse diventare il nuovo portavoce di Silvio Berlusconi, ma alla fine non se ne fece nulla.
Nel 1994 Minzolini pubblicò una conversazione che costrinse Luciano Violante a dimettersi dall’Antimafia e a querelarlo. Nel 1995 è stato rinviato a giudizio per diffamazione: secondo il giudice alcune affermazioni attribuite a Violante non furono mai pronunciate. Nel 1996 la querela è stata ritirata e in cambio Minzolini ha scritto:“L’articolo nella parte in cui attribuisce a Violante dichiarazione su Dell’Utri fu frutto di impressioni soggettive e determinate da malinteso all’interno di una conversazione su altro sogggetto”.
Mauro Mazza è nato a Roma nel 1955, ha collaborato dal 1975 al 1990 con emittenti radiotelevisivie, quotidiani (Secolo d’Italia), agenzie di stampa (AdnKronos), poi è entrato in Rai al Gr1. Nel 1993 si è trasferito al Tg1, di cui ha condotto l’edizione della notte dal 1995 al 1998 e la rubrica Stampa Oggi dal 1998 al 2001. Nell’aprile del 2002 è passato a Raidue dove ha condotto fino a ieri la direzione del Tg e svariati specili politici in concomitanza con elezioni, referendum e avvenimenti importanti della politica italiana e internazionale. Il giornalista ha scritto numerosi saggi politici e culturali e ha vinto nel 2008 il premio Boffenico per il giornalismo.
Mauro Mazza in un’intervista rilasciata a telegiornaliste.com nel 2006 racconta di aver iniziato la sua carriera a fianco di aspiranti giornalisti poi divenuti politici che hanno i nomi di Gianfranco Fini, Francesco Storace, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa e ha definito l’allora suo Tg2 più vicino al centrodestra.