Augusto Minzolini condannato in appello per l’uso della carta di credito aziendale della Rai sforando la cifra stabilita di 65.000 euro.
L’ex direttore del Tg 1, nonché senatore della Repubblica Italiana per Forza Italia, ha visto ribaltare davanti ai suoi occhi la sentenza di primo grado che nel 2013 l’aveva assolto. Ora invece il tribunale della terza sezione della Corte d’Appello di Roma lo ha condannato a due anni e sei mesi di reclusione per peculato continuato disponendone anche l’interdizione dai pubblici uffici per l’intera durata della pena.
Sono allibito e attonito. Assolto da Corte dei Conti, in primo grado e da giudice del lavoro, condannato a 2,6 anni in appello. Dov’è la certezza del diritto?
Ha commentato Augusto Minzolini via Twitter che sostiene che il capovolgimento della sentenza sia stato causato dalle sue osservazioni sugli ultimi governi che si sono succeduti in Italia nel corso degli ultimi mesi.
Cosa c’è tra la prima sentenza di assoluzione e quella di condanna in secondo grado? Le critiche al governo Monti, Letta e Renzi, polemica con Napolitano e giudici.
Di certo gli avvocati di Minzolini sono già pronti per il ricorso in Cassazione.