A causa del forte squilibrio informativo tra le forze politiche nel periodo monitorato (14-20 marzo) l’Agcom ieri ha multato con una sanzione di centomila euro il Tg1 e il Tg5. Una nota dell’organismo di vigilanza evidenzia lo squilibrio e spiega che la multa è stata decisa dopo aver:
rilevato il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra PDL e PD, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari.
L’autorità per le comunicazioni ha richiesto che ci sia un immediato riequilibrio dell’informazione entro la chiusura della campagna elettorale (c’è ancora tempo? N.D.R.).
Non si sono fatte attendere le repliche: la Rai rivendica un sostanziale equilibrio tra le forze politiche nell’informazione del Tg1 e ha annunciato che impugnerà la multa (fonte Asca):
In riferimento alle decisioni dell’Agcom relative alla sanzione applicata al Tg1 la Rai sulla base dei dati dell’Osservatorio di Pavia, che misura i tempi dedicati ai soggetti politici, rileva che c’è un sostanziale equilibrio nel pieno rispetto delle regole vigenti per le campagne elettorali.
Anche Mediaset non accetta la sanzione e ricorrerà al Tar. L’azienda di Cologno Monzese sottolinea in una nota che il Tg5:
fa dell’equilibrio informativo un suo punto di forza, sia in campagna elettorale sia nella normale programmazione. Un rispetto dei diritti di tutti evidente anche in questo periodo preelettorale in cui il Tg5 ha dato spazio alla totalità delle 18 forze politiche in competizione, nessuna esclusa. E forse anche per questo il tempo dedicato ai singoli partiti potrebbe risultare frammentato
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto:
L’Agcom dovrebbe impegnare le sue forze per sanzionare alcune trasmissioni che sono un obbrobrio incivile e barbaro, che sono veramente inaccettabili.
Il presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha commentato:
Prima di Tg1 e Tg5 dovrebbe essere sanzionato il presidente del Consiglio, perché lui, nell’esercizio delle sue funzioni, è intervenuto pesantemente sia sulla TV pubblica, per la quale paghiamo il canone, che su quella privata, per impedire che forze dell’opposizione come l’Idv potessero far sentire la propria voce.