Questa sera, alle ore 23.30 su Canale 5, torna l’appuntamento con SuperCinema, il rotocalco cinematografico curato da Antonello Sarno. Gianni Morandi sarà uno dei protagonisti della puntata di questa sera: il cantante di Monghidoro racconterà il suo ruolo nel film “I padroni di casa“, prossimamente nelle sale cinematografiche. Nel frattempo, noi vi proponiamo la nostra intervista al “padrone di casa” Antonello Sarno.
Quale è il punto di forza di SuperCinema?
SuperCinema ha una sua caratteristica della quale siamo fieri e gelosi: essendo l’unico settimanale di cinema che va in onda sulla generalista, abbiamo il dovere e la voglia di comunicare il cinema. Il nostro obiettivo è quello di non annoiare il pubblico che al cinema non ci va spesso. Il linguaggio per questo deve essere semplice, mai autoreferenziale e soprattutto divertente e divertito.
Quindi la trasmissione non si rivolge ai cinefili?
SuperCinema si rivolge a tutti. I cinefili sono compresi con alcune “chicche” che spesso proponiamo. Io per primo sono un cinefilo, ho 30 anni di giornalismo cinematografico alle spalle, ho vinto tanti premi..
Come nasce una puntata di SuperCinema?
In ogni puntata cerchiamo di offrire un panorama cinematografico il più ampio possibile attraverso delle notizie e delle interviste realmente inedite. Così riusciamo a trovare sempre 4-5 servizi che davvero la gente non ha visto prima sui telegiornali o sui quotidiani.
C’è un’intervista o un servizio di cui vai più fiero?
Vado fiero dell’intervista della puntata scorsa a Riccardo Scamarcio. Riccardo è un ragazzo molto serio, nonostante ciò siamo riusciti a fargli cantare la sigla di “Lunedì Cinema” di Lucio Dalla. E gli abbiamo fatto confessare che voleva togliere dalla sceneggiatura di “Ho voglia di te” la scena dei lucchetti che l’ha reso celebre. E’ stato un bel traguardo.
Queste vostre scelte hanno portato dei buoni risultati: sul piano auditel SuperCinema tiene testa ai suoi competitors. E’ una scommessa vinta?
Nella prima stagione abbiamo avuto una media dell’11%, una scommessa più che vinta. Abbiamo avuto delle punte di 1 milione e 700mila spettatori, non ci aspettavamo questi ascolti pazzeschi a mezzanotte. Abbiamo capito che il cinema ha di nuovo un pubblico in tv, è la scoperta più bella e più inaspettata.
Perché il cinema è “super”?
Il titolo vuole rendere il nostro programma subito riconoscibile al pubblico. E’ Super non perché ci vogliamo mettere sopra a nessuno, ma perché per realizzarlo ci vuole uno sforzo “super” (ride, ndr).
I film trasmessi sulle generaliste stanno soffrendo molto dal punto di vista auditel. Perché secondo te?
Effettivamente i film trasmessi sulle generaliste stanno soffrendo molto. Certi film che vengono passati in prima serata l’hanno già visti tutti. La colpa principale del calo di ascolti è dovuto al fenomeno della pirateria che in Italia non è contrastato. La pirateria vale il 30% degli incassi di un film penalizzando anche le vendite dei biglietti.
La qualità del cinema italiano come è in questo momento?
E’ molto alta ma con dei problemi di autoreferenzialità. Alcuni film eccedono nel trattare all’italiana delle tematiche che avrebbero potuto essere più universali. Nelle nostre sceneggiature consideriamo sempre l’Italia al centro del mondo, siamo troppo provinciali.
Quali sono i film imperdibili dei prossimi mesi?
Il film che aspetto con più ansia è “Django Unchained” di Tarantino.