Serena Abrami è una dei Giovani del Festival di Sanremo 2011. Stasera Serena si esibirà per la prima volta all’Ariston presentando il suo primo singolo Lontano da tutto.
Ieri, martedì 15 Febbraio, è uscito il tuo primo album: Lontano da tutto. Un album che conta la partecipazione di grandi come Fabi, Gelsi e soprattutto di Ivano Fossati. Come vivi questa grande attenzione nei tuoi confronti?
La vivo molto serenamente perchè se a loro sono piaciuta per come sono, allora deve essere me stessa e credere in quello che faccio. Non voglio pensare a questa attenzione, ma voglio continuare a credere nella musica come ho sempre fatto.
Nell’album ci sono anche alcuni tuoi pezzi, come L’opposto di me, Alle mie spalle e Amianto. Quando hai iniziato a scrivere musiche e canzoni?
In maniera più forte ho iniziato intorno ai 17-18 anni, mentre prima l’ho sentita più da interpetre. Poi ho avuto il piacere di lavorare con artisti che facevano musica propria e in particolar modo con Mario Rosati che è il pianista che scrive con me i brani. Da lì ho scoperto che mi piaceva molto di più scrivere la musica per me, piuttosto che cantare le canzoni degli altri.
La canzone che presenti al Festival, Lontano da tutto, l’ha scritta Niccolò Fabi. Che consigli ti ha dato? Ti sta seguendo?
L’ho sentito poco fa perchè mi ha fatto l’in bocca al lupo. Credo che i consigli non servano, sono relativi. L’importante è avere il loro supporto, che credo sia fondamentale.
Per la tua canzone si parlava di plagio, rispetto a Agnese di Ivan Graziani. L’hai ascoltata?
Ne parlavo l’altro giorno con Filippo Graziani, il figlio, che è un mio grandissimo amico. La canzone non è un plagio, ha solo 5 note che sono simili all’inizio della canzone. Anche perchè per essere un plagio deve avere più di 8 battute uguali e non è il nostro caso.
Grazie a Domenica In hai avuto modo di conoscere i tuoi avversari. Che impressione ti hanno fatto?
L’opportunità che ci ha offerto Domenica In è stata una grande esperienza che mi ha fatto anche conoscere gli altri cantanti in gara. Ma non li chiamerei avversari perchè tra di noi non c’è competizione, c’è molta stima. Ho legato con Anansi e con Raphael, che sono bellissime persone.
Come pensi che sarebbe stata la tua carriera senza X Factor?
Io credo che avrei continuato a fare quello che facevo prima ovvero stare in sala prove, andare in giro e far conoscere la mia musica. Sono convinta che le soddisfazioni sarebbero arrivate comunque perchè quando uno lavora con dedizione e cura, senza preoccuparsi di dove arrivare.
Per questo Festival come ti stai preparando?
In realtà mi sto preparando facendo tante interviste e quindi con grande consapevolezza di stare su quel palco, anche se in realtà non ci penso molto. Poco prima di esibirmi avrò una botta di adrenalina fortissima. Adesso ci stiamo occupando del contorno che è necessario per far conoscere a più persone possibili il brano e il lavoro.
Le tue aspettative, invece, quali sono?
Sono quelle di promuovere al meglio questo lavoro.
Ma lo sai che rischi di vincere?
Io rischio di vincere? (ride, ndr) Per me è già una vittoria essere lì. Mi auguro di andare in finale, perchè so che c’è il televoto e dunque mi auguro che più gente possibile voglia supportare il mio brano. La vincita è relativa, perchè per me la vera vincita è che le radio passino il mio brano.
Dopo Sanremo ci sarà anche un tour?
Il tour deve essere allestito, ma ci sarà sicuramente.
Oltre a questa avventura musicale, sei laureanda in architettura. Come sta andando?
Gli esami li ho finiti da tempo, ormai devo fare solo la laura ma per adesso può aspettare.