Quest’oggi è nostro ospite per un’intervista Marco Liorni, conduttore insieme a Lorella Landi dello spin-off estivo de La Vita in diretta, Estate in diretta, che a sole due settimane dalla partenza ha tolto la leadership negli ascolti a Barbara D’Urso e al suo Pomeriggio 5.
Sotto il tuo punto di vista, come sta andando Estate in diretta?
Mi sto trovando molto bene. Dietro le quinte il gruppo di Toaff (Daniel, vicedirettore di Rai1 e capostruttura della Vita in diretta, ndr) è fantastico. Io lo conoscevo da “avversario” perché ai tempi di Verissimo ci siamo scontrati e ci davano un pò di problemi (ride, ndr). Visto da dentro ho capito la forza di Daniel e del suo gruppo, che è una macchina da guerra micidiale. Riescono ad interpetrare al meglio il servizio pubblico. Stanno attenti a tutto: da come vengono trattati gli argomenti del giorno, al linguaggio che viene usato.
Davanti alle telecamere dividi la scena con Lorella Landi: com’è il vostro feeling?
Il feeling l’abbiamo trovato sin da subito perché ad entrambi ci piace lavorare. Lorella è una grande professionista, è una donna concreta, molto dentro la notizia. Per il momento non abbiamo mai litigato, non sgomitiamo. Non mi sembra quasi vero che sia tutto così positivo.
Prima della partenza di Estate in diretta avevate dichiarato: Cercheremo di tenere accesa la curiosità del telespettatore. Le puntate di questi giorni si sono concentrate interamente sul caso di Melania Rea. Il telespettatore vuole ascoltare questo? Si basa sulla cronaca la sua curiosità?
Estate in diretta non è un telegiornale. E’ un programma di infotainment, ovvero di informazione ed intrattenimento. Si parla degli argomenti che stanno sulla bocca di tutti cercando di farlo con più qualità possibile. La scelta degli argomenti viene fatta cercando di intercettare la curiosità, appunto, del pubblico. Penso sia questo il compito dell’infotainment.
Intanto la sfida auditel con Pomeriggio 5 si fa accesa: dopo una partenza in sordina piano piano stiamo assistendo al sorpasso..
Non ce lo saremmo mai aspettati. Penso, però, che noi conduttori dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro e puntare sulla qualità. Sappiamo che gli ascolti sono importanti per i dirigenti, per la stampa e ultimamente anche per il pubblico che si diverte a vedere chi vince.. ma non bisogna lasciarsi condizionare perché ci sono molte scorciatoie per gli ascolti che spesso sono non riguardose nei confronti di chi ci guarda. Se noi che andiamo in onda lavoriamo seriamente e con professionalità, i risultati arrivano di conseguenza.
Quali sono queste scorciatoie?
Ce ne sono tantissime. Trattando un caso di cronaca come quello di Melania Rea, se scendi nei particolari macabri è chiaro che vai a stuzzicare la morbosità del pubblico. Un’altra scorciatoia è far vedere tette e sederi. Ma potrei fare mille altri esempi.
Che tappa rappresenta nella tua carriera Estate in diretta?
Non amo fare bilanci o prospetti sulla carriera, ma sono contento di essermi riproposto in modo diverso perché, in passato, ho avuto grandi ribalte ma poca possibilità di esprimermi.
Non è proprio un modo diverso visto che ti eri già cimentato in questo tipo di contenitori con Verissimo..
Esatto. Il primo anno di Verissimo ho fatto l’inviato, mentre il secondo anno ho sostituito Cristina Parodi alla conduzione. Mi entusiasma fare infotainment perché la cronaca mi piace. Ogni giorno c’è un tema nuovo e non stanca mai: è come un grande romanzo che viene scritto giorno per giorno.
Se ti venisse proposta la conduzione della versione autunnale de La vita in diretta accetteresti?
La vita in diretta è un programma di Mara Venier e di Lamberto Sposini. Quindi è un programma che ha già i suoi conduttori. Se Lamberto non è ancora in condizioni non lo so. Il programma è loro. Quindi non so cosa dirti sulla Vita in diretta versione autunno perché, al momento, non mi riguarda.
Cosa e quanto è cambiato nella tua vita rispetto a quando facevi l’inviato al Grande Fratello?
Nella sfera privata non è cambiato niente. Per quanto riguarda la sfera professionale un conto è fare l’inviato dove hai poca possibilità di esprimerti e un conto è gestire un programma da studio dove hai la possibilità di raccontare delle storie. Certamente.. l’essere stati dentro un programma storico della nostra tv è stato molto istruttivo.