Lorenzo Branchetti, noto anche come il folletto Milo Cotogno della Melevisione, ha raccontato a Cinetivu il suo passato, il suo presente professionale e i suoi sogni nel cassetto.
Sei approdato da qualche settimana a La prova del cuoco. Che effetto fa lavorare con Antonella Clerici?
Antonella Clerici… beh, è davvero molto stimolante ed emozionante lavorare con personaggi del suo calibro… mi sento molto fortunato di avere questa opportunità . Antonella è una professionista instancabile e straordinaria; riesce a conciliare la grande mole di lavoro quotidiana con la gentilezza nei confronti di tutti.
A La prova del cuoco conduci, il sabato, il Gioco del cuoco dove i protagonisti sono i bambini. Che rapporto hai con la cucina e che rapporto hai con i bambini?
Il mio rapporto con la cucina? Beh, chi mi conosce lo sa… io sono una persona davvero iperattiva ma ogni volta che mi metto in cucina riesco a trovare una attimo di respiro. Amo stare ai fornelli rigorosamente da solo, mi piace inventare ricette, fare esperimenti, è un divertimento per me… un pò come il rapporto che ho coi bambini. Dopo 7 anni di Melevisione ho imparato a conoscere davvero molto bene i bambini e a trovare sempre il modo per divertirmi con loro… i bambini sono davvero il motore della vita.
Inizilamente, si dice, che questo ruolo doveva essere affidiato a Massimiliano Ossini. Ti senti una seconda scelta?
Il bravo Massimiliano è un amico e un bravissimo professionista. Lo ha sempre dimostrato in tutti i programmi dove ha lavorato e attualmente lo sta confermando anche a Geo su Raitre. Sulle voci che lo davano presente a La Prova del Cuoco io non ne so nulla, e credo neanche lui. Talvolta non bisogna ascoltare e credere tutte le voci che circolano altrimenti non sai mai cosa andare a pensare. Per questo non mi sento una seconda scelta, io so solo che sono stato chiamato dagli autori per gestire una rubrica coi bambini all’interno della Prova del cuoco. Cerco solo di fare bene il mio spazio.
Intanto La Melevisione è stata “sfrattata” da Rai 3 per approdare (per adesso con puntate in replica) su Rai Yoyo. Una scelta che condividi?
Melevisione è un programma storico della Rai, mi dispiace molto che da parte dell’azienda non ci siano state tutte le attenzioni che credo si sarebbe meritato. Mi riferisco all’orario magari non sempre adatto ai bambini, visto che era in corrispondenza con l’uscita dalla scuola e alla pubblicità del programma stesso. Purtroppo, passando sul digitale, in molte regioni dove ancora non c’è stato il passaggio, il programma su Rai Yoyo non sarà visibile. Per loro le storie del Fantabosco saranno visibili quindi solo su internet, sul sito melevisione.rai.it. E’ vero anche che molte famiglie invece hanno conosciuto solo quest’anno la Melevisione sul canale Rai Yoyo, essendo un canale interamente dedicato ai bambini e sta cominciando ad essere uno dei canali preferiti del bambino. Sono sicuro che i nuovi responsabili Rai dei programmi per bambini del digitale terrestre, come ha fatto negli anni la “mamma” di Melevisione Mussi Bollini, avranno un occhio di riguardo per il nostro programma che negli anni ha dato tanto alla rete e ha riscontrato un successo straordinario di pubblico, confermato oltretutto dai vari tour teatrali che hanno riempito teatri e palazzetti. Nel nuovo anno spero, anzi, speriamo tutti in grandi novità !
Ricordi il tuo primo giorno nel Fantabosco?
Il primo giorno al Fantabosco non lo dimenticherò mai… mai! Ero emozionatissimo: tutto nuovo, non conoscevo nessuno, città nuova, vita nuova. Tutto lo studio e tutti i miei colleghi sono stati veramente fantastici, mi hanno accolto davvero benissimo come in una grande famiglia.. una grande famiglia dove ci sono cresciuto sotto tutti gli aspetti e che sicuramente è un esperienza lavorativa che sempre porterò nel cuore.
Tra i tuoi esordi professionali, quale è quello che ricordi con più affetto e quale è, invece, quello da dimenticare?
Non ho invece ricordi di brutte esperienze professionali. Tornassi indietro rifarei tutte le scelte fatte fino ad oggi, in fondo un esperienza, bella o brutta che sia, ti insegna sempre qualcosa, quindi qualsiasi esperienza ti si presenti lungo la strada è sempre giusto affrontarla e cercare di superarla…
Una delle tue grandi passioni, se non sbaglio, è il teatro. Preferisci fare uno spettacolo teatrale o un programma tv?
Amo il teatro, il rapporto che hai con il pubblico dal vivo è impagabile, le emozioni sono molto più forti rispetto ad un programma televisivo. A novembre riprendiamo il tour teatrale di Melevisione “Il mistero dell fiabe rubate” che girerà gran parte d’Italia, mentre dal 4 al 23 gennaio sarò in scena al Teatro Testaccio di Roma con lo spettacolo “9 mesi e un giorno”, testo delizioso di Olivia Manescalchi, autrice torinese, che racconta del rapporto di una giovane coppia nei 9 mesi di gravidanza… e se ne vedono di belle!
Quale è la tua opinione sui reality show? Se ti venisse proposto parteciperesti come concorrente?
Sono molto curioso e mi è capitato di guardare alcuni reality, ma con alcuni non riesco ad andare oltre ad un tot di minuti, mi stancano davvero molto… però, mai dire mai, chissà se un giorno non mi ritroverò a ballare con una ballerina professionista sotto le stelle raccontando di quando facevo il folletto e dicevo che i reality mi annoiavano!
Quale è il tuo sogno nel cassetto a livello professionale?
Diciamo che uno dei miei sogni è il cinema, son sempre stato incantato dalla pellicola cinematografica… ho avuto piccole esperienze finora, chissà se un giorno riuscirò a vedermi al grande schermo. Magari potrei interpretare un folleto in una nuova saga stile “Il signore degli anelli”, credo di avere l’esperienza giusta per interpretare quel ruolo!