Questa sera prenderà il via su Mtv la quarta stagione de I Soliti Idioti, ormai diventata un cult fra le nuove generazioni (e non solo). Cinetivu ha raggiunto ad Abbiategrasso, nella periferia di Milano, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, i due “idioti” per eccellenza impegnati nelle ultime riprese necessarie per gli episodi del Condominio Nazi, uno dei nuovi sketch che sarà proposto da stasera.
Nel frattempo Mandelli e Biggio si preparano ai molteplici impegni che li vedranno protagonisti nei prossimi mesi: un libro, un tour teatrale (il Comico-Psichedelico Tour che debutterà il 10 Maggio a Genova), un nuovo film (I due soliti idioti le cui riprese inizieranno in estate) e il doppiaggio del cartoon di Mtv Beavis and Butt-head.
Uno degli sketch della nuova edzione è Il condominio Nazi. Come è nato?
Mandelli: Visto che esistono alcuni amministratori di condominio un po’ “dittatori”, abbiamo portato ad esagerazione la realtà. Nel condominio Nazi c’è un nazista come amministratore che, avendo più millesimi degli altri, decide le regole di vita o di morte dei condomini.
Nella nuova serie ci sono anche Patrick e Alexio, i due tamarri. Vi siete ispirati ai vostri compagni di rete del Jeresy Shore?
Biggio: Minchia.
M: Figa (ridono, ndr).
C’è anche Federica, la mano amica. Non temete di essere considerati volgari per l’ennesima volta?
B: Noi ci riteniamo uno dei programmi meno volgari del panorama televisivo italiano. Per criticarci si attaccano alle parolacce perché non sanno che altro dire.
M: Si è volgari quanco c’è di mezzo una bugia. Quando sei sincero davanti allo spettatore non puoi essere volgare. E’ vero, usiamo il torpiloquio, ma lo facciamo perché lo sentiamo anche per strada. Dunque raccontiamo la realtà che ci circonda, una parte d’Italia. Non conosco nessuna ragazza che va in giro con lo skateboard in costume da bagno, come le Veline, però conosco almeno una persona che parla come Ruggero.
Sono stati confermati tutti i personaggi della vecchia serie o c’è qualche uscita di scena?
M: Nien.
B: Non faremo più gli omosessuali, li lasciamo a Sanremo: abbiamo raccontato tutto quello che c’era da raccontare. Muoiono anche i tennisti e i moralisti.
Vi sentite omofobi come vi hanno definito a Sanremo?
B: No, forse gli omofobi sono loro (ride, ndr). Come sentono la parola omosessuale si agitano tutti. Noi siamo tranquillissimi.
M: Noi ridiamo e scherziamo di temi importanti su cui, magari, nessun altro scherza. Se possiamo scherzare sulla postina, allora possiamo scherzare anche sugli omosessuali. Sai perché? Perché è una cosa normale. Ci facciamo una bella risata anche su questo tema perché è una cosa normale.
Nei prossimi mesi sarete praticamente ovunque: in libreria, in teatro, al cinema, in tv. Qual è il luogo dove vi esprimete meglio?
M: In teatro. Il 10 Maggio parte la nuova tournèe, si incomincia da Genova. Andiamo in giro con i furgoni, insieme ad altre 12 persone con cui siamo diventati una famiglia. Lo spettacolo ogni sera è diverso. A noi diverte molto il contatto con il pubblico in teatro perché possiamo vedere la loro reazione e per una volta possiamo ridere anche noi senza dover stoppare la scena, come succede sul set.
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