Dai dai dai che la giriamo!: un’espressione rinomata che ha contribuito al successo di Boris la fuoriserie tutta italiana, andata in onda per due stagioni sul canale satellitare Fox, prossimamente in onda con la terza, autore Renè Ferretti (sua la frase del titolo) regista della soap Gli occhi del cuore, le cui riprese vengono raccontate in ciascuna puntata della divertente serie, interpretato da Francesco Pannofino attore di cinema, teatro e televisione, ma soprattutto uno dei più validi doppiatori italiani: presta la voce a Denzel Washington, George Clooney, Wesley Snipes, a William Petersen il Gil Grissom di CSI di recente allontanatosi dalla squadra.
Lo abbiamo visto in diverse fiction tv come Distretto di Polizia, Questa è la mia Terra e la recente nuova edizione di Pinocchio trasmessa dalla Rai, al cinema tra i tanti film in Notturno bus di Davide Marengo, Questa notte è ancora nostra di Genovese e Maniero e nel recente L’uomo Fiammifero di Marco Chiarini. Super impegnato siamo riusciti ad avvicinarlo in una pausa di lavoro, facendoci raccontare progetti e prospettive future.
Francesco cosa puoi anticiparci sulla terza serie di Boris in onda da gennaio su Fox?
Boris 3 sarà un bellissimo racconto dalla prima alla quattordicesima puntata. Se le prime due serie erano bellissime, la terza è un capolavoro, secondo me. Boris 1 e 2 andranno finalmente in chiaro su un nuovo canale, CIELO, presente sia sul digitale terrestre. che su SKY.
Parliamo del tuo lavoro, molti colleghi intervistati ci hanno fatto notare come i “ritmi” del doppiaggio, soprattutto televisivo, siano divenuti eccessivi rispetto a qualche anno fa vista la notevole offerta di canali: la necessità di presentare al più presto il prodotto finito non pensi possa nuocere alla qualità del lavoro stesso?
Penso che il ritmo frenetico nuoccia alla qualità e danneggi i doppiatori.
Sappiamo che il tuo nome è legato ad una delle più importanti società di doppiaggio la CDC SEFIT, ti trovi ormai nella invidiabile condizione di poter decidere chi e cosa doppiare?
Non è questione di scegliere, riesco a doppiare i miei soliti attori, quando me li fanno fare, nei periodi in cui non sto girando film o fiction tv.
Quanto è cambiato nel tempo il doppiaggio in Italia e quali caratteristiche vengono richieste alle nuove generazioni di doppiatori?
Il doppiaggio italiano è cambiato di pari passo col cinema americano. Purtroppo le nuove generazioni si trovano a dover imparare o nella frenesia del lavoro, o nelle varie scuole che sono nate negli ultimi tempi, alcune delle quali gestite da persone che io non ho mai sentito e mi chiedo come facciano ad insegnare un mestiere che non hanno mai fatto.
Qual’ è l’attore che senti più tuo e quale quello con cui ti sei trovato più a disagio?
Geoge Clooney, Denzel Washington, Daniel Day Lewis e ultimamente Mickey Rourke sono quelli che preferisco. A disagio non mi sono mai trovato con nessuno.
Un consiglio da dare a chi vuole dedicarsi al doppiaggio?
Provare a fare un po’ di teatro e seguire i turni di doppiaggio.
Domanda doverosa di fine intervista: cosa c’è nel futuro di Francesco Pannofino?
Adesso sto per finire le repliche di Esercizi di Stile al Teatro della Cometa a Roma. Poi comincerò a girare I Cesaroni, in primavera estate ci sarà il film di Boris e un altro film che farò con Enrico Brignano dal titolo Cuba te espera.
Grazie a Francesco Pannofino per la sua cortesia e disponibilità