Neo direttrice (a sorpresa) da due mesi a questa parte di Rai 3, Daria Bignardi ex conduttrice del Grande Fratello e delle Invasioni Barbariche pare avere le idee chiare circa la programmazione della terza rete.
Il suo obiettivo innovare la rete, ma senza rinunciare alla qualità.
Voglio una Rai 3 attenta alla realtà ma contemporanea, con le cose che ci interessano. Parleremo delle presidenziali americane con un racconto che va dalle convention di questa estate fino alle elezioni del Presidente, fatto tramite le storie degli elettori americani. Seguiremo un repubblicano e un democratico italo americani nel loro mondo, nel loro paese, racconteremo l’America. Ecco, questo è uno dei grandissimi temi di quest’autunno. C’è poi il tema dei migranti, uno dei più importanti dei tempi in cui viviamo. Ci interessano i temi della contemporaneità. Concita De Gregorio condurrà un programma in cui racconterà la nuova politica, le persone che fanno politica nei consigli comunali, i sindaci, le facce nuove. Credo sia un racconto doveroso da fare perché poi saltano fuori personaggi nuovi come il sindaco di Roma, Torino o Varese e ci diciamo: “Dov’erano? Perchè non li vedevamo nei talk show?”. Voglio raccontare l’Italia vera, voglio vedere tante facce nuove su Rai 3.
Ha detto la Bignardi intervistata da Blogo liquida con poche parole quella che definisce una leggenda in merito al dress code imposto da due mesi a questa parte ai giornalisti di Rai 3.
È un po’ una leggenda metropolitana, come potete immaginare, e come le leggende metropolitane col passaparola è stata arricchita da particolari totalmente inesistenti. Noi abbiamo fatto un restyling molto importante di tutta la parte estetica, scenografia, luci, fotografia e in questa circostanza ho fatto una riunione con i capo scenografi, capi costumisti, capi truccatori e ci siamo detti di aggiornare anche il guardaroba. Ho semplicemente invitato ad aggiornare il reparto costumi, tutto qui; da qui è nata questa divertentissima leggenda metropolitana su un diktat che ovviamente non ho mai fatto. Ma insomma anche questo fa parlare di Rai 3.