Attrice e presentatrice, Alessandra Bellini ha mosso giovanissima i primi passi nel mondo dello spettacolo, interpretando alcuni spot pubblicitari che l’hanno subito resa familiare al grande pubblico, non è un caso che si parli di “passi” vista la sua grande passione per la danza e la ginnastica artistica, poi arrivano diverse esperienze televisive come interprete di fiction in Una vita in gioco con Mariangela Melato, le due serie di Pazza Famiglia al fianco di Enrico Montesano, Le ragazze di Piazza di Spagna, Un medico Famiglia e Tutti pazzi per amore dove ricopre il ruolo di Chiara. Tra i suoi trascorsi la partecipazione a Tutti a casa programma Rai del sabato Sera con Pippo Baudo, alla conduzione de La Banda dello Zecchino e dei musicali Zona Franka e Top of te pops sempre sulla Rai, oltre alle esperienze al cinema fra gli interpreti de Il burattinaio con Fabio Testi, Per rabbia e per amore con Nino Manfredi e Giuliana De Sio, Tifosi di Neri Parenti, I banchieri di Dio-Il caso Calvi di Giuseppe Ferrara e Questa notte è ancora nostra di Genovese e Miniero.
Alessandra quali di queste esperienze ricordi con maggior piacere?
Ricordo con affetto ogni singolo set e studio televisivo. Ho sempre cercato di dividermi tra recitazione e conduzione ed ancora oggi non ho ben capito quale delle due strade mi attrae di più. Ogni singola esperienza mi ha arricchito profondamente. Ho iniziato molto presto, a 13 anni….un’intera estate sul set con Mariangela Melato che mi ha completamente stregato. Vederla recitare mi ha fatto capire che quello che sembrava un gioco era in realtà proprio quello che volevo fare seriamente da grande! Ho sempre amato profondamente il cinema e l’arte in genere (non a caso la mia laurea con 110 e lode in lettere indirizzo spettacolo all’università La Sapienza di Roma). Ho sempre avuto la possibilità e la fortuna di lavorare con grandissimi attori. Ma anche sul settore conduzione mi sono divertita moltissimo. Ho avuto la fortuna di iniziare con Pippo Baudo il sabato sera quando ancora frequentavo l’ultimo anno di liceo. Poi per anni ho condotto programmi per bambini. E’ una scuola pazzesca perchè i bambini sono imprevedibili e devi sempre essere pronta a qualsiasi cosa possano dire o fare. Poi Top of the Pops che mi ha fatto passare un meraviglioso anno tra Milano e Londra con i più grandi artisti della musica mondiale.
Puoi parlarci di un episodio simpatico capitato sul set?
Te ne racconto due. Il primo sul set de I banchieri di Dio di Giuseppe Ferrara (con Omero Antonutti, Pamela Villoresi, Giancarlo Giannini e Alessandro Gassman). Il 16 luglio ho festeggiato il mio compleanno sul set. Durante la pausa pranzo la troupe e il regista hanno fatto arrivare una torta gigantesca!!!! E il mitico Rutger Hauer ha recitato per me e solo per me il famosissimo monologo di Blade Runner. Sì proprio quello :”Ho visto cose che voi umani….” A Londra ho avuto la fortuna di intervistare artisti famosissimi come Madonna , Robbie Williams, Chris Martin, Richard Ashcroft. Sempre tutto bene…tranne quando mi sono trovata con Bono Vox. Avevo concordato una serie di domande con il mio autore ma appena sono entrata nella stanza e mi sono seduta accanto a lui non sono riuscita a proferire parola. Quell’uomo ha un’energia pazzesca che mi ha completamente travolto. Non riuscivo neanche a sostenere il suo sguardo.
E nel privato Alessandra Bellini com’è?
Sono una persona decisamente complicata. Segno del cancro, ahimè…quindi assolutamente lunatica. Sono fedele, romantica e generosa…almeno questo è quello che dicono i miei amici e la mia dolce metà. Mi piace andare nei dettagli delle cose, odio tutto quello che è generico e grossolano. La passione della mia vita sono i libri e soprattutto viaggiare. Il viaggio che porto nel cuore è il giro dell’Islanda con Diego, il compositore che ho sposato il 22 giugno del 2007. Poi c’è il Sud Africa, il Nord America, la Thailandia, l’Europa girata in lungo e in largo e N.Y. la città in cui torno spessissimo. Credo che il viaggio e la scoperta siano fondamentali per la vita di ciascuno di noi, in particolar modo per gli attori e gli artisti in genere. Riconosco di avere un’ innata vitalità, sono ottimista, sempre in movimento, libera, indipendente, credo intuitiva, ironica, idealista e a volte perdo il senso della realtà!!!! Ho bisogno dei miei spazi e non sopporto chi mi vuole organizzare la vita. In ogni cosa che faccio devo dimostrare a me stessa di essere all’ altezza della situazione. Credo molto nei rapporti sinceri basati sulla fiducia e il rispetto reciproco. Ho pochissimi amici, che sono davvero “speciali”, prima fra tutti mia sorella Daniela, assistente storica del coreografo Luca Tommassini. Credo nei valori tradizionali. Per me una promessa è per sempre.
Esiste un ruolo in particolare che desidereresti interpretare?
Mi dispiace non avere più l’ età per interpretare Giulietta o la Nina del Gabbiano di Checov. Per il resto sono aperta a tutte le possibilità. C’è da dire che sarebbe carino per una volta fare la cattiva…..ma con questa faccia da brava bambina nonostante i miei 34 anni la vedo dura. Oppure mi piacerebbe portare sullo schermo personaggi realmente esistiti.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Sicuramente lavorare con Paolo Sorrentino, regista che adoro. Per il resto spero prima o poi di trovare il coraggio di portare a teatro una mia opera. Amo moltissimo la scrittura ma sono un po’ timida….Ho accumulato tantissimo in questi anni, e adesso le idee straripano dalla mia testa. Ho tutto in testa, tanto forse troppo e fatico a maneggiare questo caos….devo trovare un metodo. Ma ormai il mio incontro con il foglio bianco non si può più rimandare.
Ti vedremo ancora in Tutti Pazzi per amore? E se si puoi anticiparci qualcosa sulla nuova stagione in onda a marzo su Raiuno?
Nella seconda serie non ci sarò….Nella terza chi può dirlo!!!!! Quello di Tutti pazzi è un set meraviglioso…Ho adorato attori e troupe. Si respirava tutto il tempo amore per questo mestiere.
Alessandra Bellini è anche attrice teatrale, quale ruolo ha assunto nella tua carriera artistica il recitare sul palco?
Esperienza meravigliosa. Il contatto con il pubblico è una cosa pazzesca, un rimando enorme di energia. Mi sono divertita moltissimo ad interpretare commedie, ma nel mio cuore resta la piece Servo di scena, al fianco del grande Nando Gazzolo. E’ la storia di una compagnia shakespeariana che recita il Re Lear nelle provincie inglesi sotto i bombardamenti tedeschi della seconda guerra mondiale Il mio ruolo è quello di una giovanissima attrice, Irene,che si innamora del capocomico. Il testo famosissimo ad esempio in Inghilterra in Italia non è stato molto rappresentato. Prima di me il ruolo di Irene era stato interpretato da Monica Guerritore. Due ore e mezza di magia sul palco. A volte dimenticavo il fuori scena per quanto ero nella storia. Inoltre credo che il palcoscenico sia la scuola migliore. E la cosa pazzesca è che in due anni di tournèe e centinaia di repliche ogni sera c’era la stessa magia, ogni sera può accadere qualcosa di diverso dentro di te.
Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la carriera d’attore?
Studiare studiare e studiare. Anche se oggi tutto sembra alla portata di tutti non è così. Bisogna studiare e viaggiare per arricchire il proprio bagaglio personale e non smettere mai di osservare gli altri, il mondo che ci circonda.
Internet, i social network in particolare e le nuove tecnologie: che importanza gli dai in un lavoro come il tuo?
E’ innegabile che l’importanza dei social network, almeno dal punto di vista mediatico, è straordinaria. Sembra sia fondamentale oggi sapersi muovere sul web. In realtà io non sono così brava. Ho la mia pagina su Facebook, il mio Myspace, ma fatico un poì a stare al passo. Sono una sognatrice che adora ancora carta e penna. Ma so che devo assolutamente stare al passo con i tempi… Inoltre ho capito personalmente che i social network ti danno la possibilità di entrare in contatto diretto con i fans…In questo sono molto generosa rispondo sempre a tutti. E poi grazie a Fb ho avuto l’opportunità di incontrare persone con idee e progetti da condividere…E avendo parecchi amici stranieri ho sempre una finestra aperta sull’arte estera contemporanea.
Domanda d’obbligo: cosa prevedono i tuoi progetti per il futuro?
Per ora sto partecipando a Distretto di Polizia. Un ruolo di puntata molto bello e diverso dai ruoli che mi hanno proposto finora. Poi ci sono tanti progetti soprattutto di fiction. Per il resto spero che arrivi presto un bel ruolo in teatro, la mia passione più grande. Inoltre vorrei trovare il coraggio di andare all’estero per un po’….La città in cui in assoluto mi sento a casa è New York….mi piacerebbe per un po’ studiare lì e misurarmi con altre realtà lavorative.
Grazie Alessandra e buon lavoro!