Il Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri dello Sviluppo economico, degli Affari europei e, di concerto con i ministri di Esteri, Giustizia, Economia e finanze, ha approvato un provvedimento che, in attuazione della delega prevista dalla legge comunitaria, integra e rafforza la tutela dei minori per quanto riguarda la trasmissione e la fruizione di contenuti attraverso tutte le emittenti radiotelevisive.
La nuova normativa proibisce infatti la messa in onda di film classificati come “vietati ai minori di 18 anni” e di programmi considerati gravemente nocivi dello sviluppo psicofisico dei minori (che potranno invece essere fruiti solo ed esclusivamente mediante servizi a richiesta dell’utente, purché dotati delle necessarie tutele, quali il parental control e il servizio di avvertenza tramite bollino rosso). I film vietati ai minori di 14 anni e tutti gli altri programmi comunque nocivi dello sviluppo psicofisico dei telespettatori più piccoli potranno andare in onda solo fra le 23.00 e le 7.00 del mattino, oppure con l’uso obbligatorio di un parental control. In entrambi i casi dovrà sempre essere presente l’apposita avvertenza televisiva (bollino rosso).
I criteri per l’individuazione dei contenuti considerati non adatti alla fruizione dei minori saranno individuati – sulla scorta della normativa comunitaria – dall’Agcom, allo scopo di garantire la messa in onda di programmi che non ledano il corretto sviluppo psicofisico dei minori. Un’ulteriore norma di rilievo del provvedimento prevede che tutte le emittenti debbano contribuire, con una piccola quota del fatturato, alla realizzazione di film di espressione originale italiana.
Via | Agenzia Parlamentare
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era ora che incentivassero l’uso del parental control… meno male..