L’ emittente privata della Georgia, Imedi Tv, ieri sera ha interrotto tutti i programmi per annunciare “la falsa” l’imminente invasione della Russia nel loro territorio, utilizzando immagini di repertorio del 2008.
Il “simpatico scherzo” dell’emittente ha suscitato numerose critiche e polemiche anche da parte della Russia, anche perché, il conduttore, prima di uscire dallo studio, ha commentato dicendo che ciò che ha raccontato non stava accadendo realmente, ma che potrebbe succede in un futuro molto vicino.
Immaginate il panico quando il presentatore ha annunciato ai telespettatori delle truppe russe alle porte di Tbilisi e della morte del Presidente Mickail Saakashvili … il finimondo!
Dopo il panico scatenato e le numerose critiche suscitate, le autorità georgiane hanno manifestato il loro disappunto nei confronti dell’emittente, ed il portavoce alla Presidenza ha catalogato tutta la vicenda di pessimo giornalismo.
Kostantin Kosachev, Presidente della commissione esteri della Duma ha dichiarato:
basta vedere chi ne può aver tratto vantaggio. In questo caso la sola persone che possa averne beneficiato è il presidente Saakashvili, il cui unico modo di avere un qualunque posto nella storia è di far credere alla popolazione che il Paese sia in pericolo”
La notizia ha scatenato il panico, la gente si è riversata in strada in preda alla paura, le linee telefoniche erano in sovraccarico, la polizia sommersa di telefonate e le richieste di aiuto erano migliaia.
Dopo due ore dalla messa in onda della notizia, la rete ha fatto le sue scuse, che però non sono state accettate dalla popolazione, che ha definito tutta la messa in scena un meschino gioco da parte della televisione privata georgiana vicina al presidente Mikheil Saakashvili, di screditare l’opposizione.
Il patriarca capo della Chiesa Ortodossa georgiana ha condannato durante la messa della domenica la simulazione definendola:
un crimine nei confronti del nostro popolo e contro l’umanita
Per scusarsi con tutta la popolazione, è stato convocato anche il portavoce del Presidente, Manana Manjgaladze, che di fronte alle telecamere si è scusato per il terribile scherzo e per il parziale coinvolgimento del Governo.