Lontano dagli schermi tv da diverso tempo, Teo Teocoli ha commentato la stagione tv appena terminata. L’attore milanese tesse le lodi di Fiorello (Fonte Qn):
Sono molto contento, perché finalmente è tornato in tv un genere amato dagli italiani, che fa parte della nostra tradizione, come il varietà . Spero solo che non sia un episodio singolo, un fuoco d’artificio che si spegne, un miracolo uscito dal palinsesto – come odio quella parola, mi sembra sempre un palo conficcato nel… va be’, lasciamo perdere – ma diventi l’inizio di un ciclo. Ci sono tanti showman, come me ma anche come tanti altri, che vorrebbero avere la possibilità di essere ospitati, di proporre le loro gag. Siccome chi fa il mio mestiere non va in pensione – senza bisogno che arrivasse Monti – allora mi sono divertito a fare teatro e radio, in mezzo a tanti giovani. Mi è piaciuta molto anche la serata organizzata da Fazio per Jannacci. Dietro le quinte ci siamo ritrovati tutti, ed è stato bello. Non era nostalgia, attenzione, ma voglia di esserci ancora. E’ stata un’iniezione di affetto, di fiducia. Quando ho rivisto Enzo mi sono commosso davvero.
Il conduttore, inoltre, recrimina a Victoria Cabello il fatto di non essere stato inserito nel cast di Quelli che… il calcio:
Ero stato ospite della Cabello a La 7 e si era instaurato un gran bel clima. Ho fatto battute, imitazioni… così quando è iniziato il nuovo ciclo mi sono proposto. Come risposta ho ricevuto una bella lettera. L’ho aperta e dentro c’era un due di picche. Eppure non sono esoso… Non ho mai lavorato per soldi, mai. Alla trasmissione manca qualcosa, il Trio Medusa è bravo quando si scatena in azione, quando si muove. Lo studio non è adatto a loro.
Teocoli apprezza moltissimo Checco Zalone:
E’ giovane, è bravo, è intelligente, è pronto. Gli avevo pronosticato un futuro nel cinema e infatti…
A chi gli rimprovera di fare largo uso di turpiloquio, Teo risponde così:
E’ come I Soliti Idioti, che a me piacciono tantissimo. Dopo dieci volte che li senti dire czz non ci fai più caso. Ma se guardi oltre, vedi l’intelligenza di certi personaggi: il padre, l’omosessuale… Bisogna leggere tra le righe.
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