A Melog di Gianluca Nicoletti su Radio 24, nella puntata ironicamente intitolata “Il casting della povertà”, Don Vinicio Albanesi, responsabile della comunità di Capodarco, 40 anni di lavoro di assistenza ai bisognosi, ha criticato la scelta (resa nota da Gianmarco Mazzi durante la conferenza stampa di Sanremo 2012) di Adriano Celentano di devolvere il suo cachet in beneficenza ad alcune famiglie povere di 7 grandi città italiane (Fonte Iris Press):
I magnifici sette: il nuovo reality targato Celentano… Questa iniziativa è diabolica perché si costruisce uno spettacolo su un atto di generosità che deve rispettare gli altri, sceglieranno magari anche delle famiglie simpatiche, ma non si mette insieme spettacolo e povertà. Bisognerebbe intervenire scegliendo innanzitutto un segmento di intervento, tra i tanti bisognosi di aiuto: disabili, carcerati, famiglie disagiate, minori, immigrati… e dopo questa scelta fare un progetto concreto che aiuti a un risolvere un problema comune. Se ad esempio vogliamo aiutare i senza dimora, creiamo una struttura in modo tale che queste persone possano dormire e mangiare, o creiamo una rete per poter far pagare le utenze ed affitti alle famiglie che non ce la fanno.
Per il prelato non è giusto che un sindaco debba scegliere il nucleo familiare a cui destinare la somma in denaro:
E’ un’invenzione diabolica di tipo propagandistico e pubblicitario, a Roma ci saranno qualcosa come 500-600 mila poveri, figurarsi che senso ha andare a pescare una famiglia tra tutti questi, è un meccanismo depravato e cinico.