Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu parlano della loro prossima partecipazione al Festival di Sanremo 2011, in un’intervista rilasciata a Giuseppe Videtti de La Repubblica. I due comici ammettono che la chiamata di Gianni Morandi è stata del tutto inaspettata, ma anche irrinunciabile:
Nel momento stesso in cui ci hanno ventilato l’idea ho pensato alla mia mamma, a quando cominciai a fare l’attore di teatro vent’anni fa; mi propongono di presentare il Festival di Sanremo e che faccio, dico di no? Mi sembrava una cosa innaturale per uno che fa il mio mestiere, alla mia età. (Luca)
Mi sono messo in una prospettiva americana. Chi negli Usa rifiuterebbe un’apparizione alla notte dei Grammy? Da noi c’è sempre molta diffidenza verso ciò che è popolare. E’ uno show, un grande spettacolo, l’ultimo varietà rimasto in piedi. Vivaddio che ci hanno chiamati. (Paolo)
Il duo ha accettato di partecipare alla manifestazione canora più importante d’Italia principalmente perché la proposta è arrivata da Gianni Morandi. Luca spiega meglio il loro ruolo:
Avremo un dignitoso ruolo di co-conduttori, quindi credo che quello di disturbatori sarà ridotto al minimo. In ogni caso le nostre parti comiche non le riveleremo neanche a Morandi prima della diretta.
A due mesi dall’evento qualche perplessità rimane:
La verità è che è un tipo di televisione che non conosciamo troppo bene. C’è una differenza enorme tra il pubblico delle Iene e di Camera Cafè e quello di Sanremo, quindi non ci resta che stare al gioco degli autori quando ci dicono “Fidatevi su Raiuno è così”… bisogna stare attenti a non mancare di rispetto al Festival, che ha una sua grammatica. Morderemo, certo, ma facendo attenzione a non scrivere in una lingua che il grande pubblico ignora. (Luca)
Forse dovremo fare un passo indietro e pensare anche a quel che piace al pubblico, non solo a quello che piace a noi. (Paolo)