Sandra Mondaini torna a parlare a due giorni dai funerali di Raimondo Vianello: la vedova, intervistata dal Corriere della sera, racconta di essersi commossa per aver visto l’affetto delle persone comuni (“Quelli famosi o sono amici o sono falsi”):
Sono commossa dalla vicinanza della gente, la gente comune, le persone semplici … sono andata al supermercato giovedì e ho sentito tanta solidarietà. Mi dicevano: “Signora ci dispiace”. Alcuni stavano attenti a non avvicinarsi, anche perché appena mi nominavano Raimondo scoppiavo a piangere, però sentivo il loro affetto.
Sandra, che sta ancora molto male (“provo a mangiare qualcosa, ma poi sto male. C’ho il mio bel daffare”), racconta di parlare ogni giorno con Raimondo (“Io adesso Raimondo lo chiamo in paradiso, lo chiamo tutti giorni da quando giovedì se ne è andato via. Gli ho raccontato tutto quello che ho fatto.”) e spiega il motivo del necrologio asciutto che ha pubblicato sul quotidiano venerdì:
Per non scrivere cose ovvie, quelle che si scrivono sempre in queste occasioni.
La Mondaini che più volte si emoziona a parlare del marito scomparso, racconta gli ultimi giorni di vita del compagno (“Ultimamente non ci sono stati momenti belli: Raimondo stava male, aveva sempre freddo”) e riesce anche a scherzare quando si parla di coloro che non sono riusciti a partecipare ai funerali a causa della nube arrivata dall’Islanda:
La nube mi ha tolto tanti rompipalle.
L’augurio e che Sandra non si lasci andare, riuscendo a trovare la forza che l’ha sempre contraddistinta.