Anna Maria Tarantola ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera. Il presidente della Rai ha elencato tutti gli obiettivi per quanto riguarda la Tv di Stato e ha ribadito le proprie posizioni riguardo l’immagine della donna in tv, gli appalti alle società esterne e l’ingerenza politica in Rai.
Questa è la Rai che Anna Maria Tarantola vorrebbe lasciare una volta terminato il suo mandato:
Una Rai tecnologicamente avanzata, capace di produrre stabilmente reddito, in grado di proporre un prodotto appetibile, innovativo, di qualità. E in cui si cresce professionalmente per merito, competenza e indipendenza. E per un forte senso etico.
Riguardo il ruolo della donna proposto in tv, la Tarantola ribadisce la sua opinione:
Credo che il ruolo della donna nella nostra società vada valorizzato e trasversalmente meglio rappresentato: nell’informazione, nell’intrattenimento, nella fiction. Deve emergere che il vero talento di una donna è il cervello. La bellezza è un di più.
Riguardo le pressioni della politica, Anna Maria Tarantola è categorica:
Mai ricevuto pressioni. Solo contatti con istituzioni e comunque sempre nell’interesse della Rai. I segretari di partito? Qualcuno mi ha telefonato. Solo per farmi gli auguri.
Nessun timore anche per quanto riguarda l’imminente campagna elettorale:
I regolamenti? Li applicheremo con doveroso scrupolo. Credo che il vero pluralismo si ottenga, più che con il singolo minutaggio, con la correttezza, l’equilibrio, l’autorevolezza, l’indipendenza.
Questa, invece, è la posizione riguarda la produzione in casa dei programmi Rai:
Abbiamo 4 centri di produzione che dovranno lavorare al meglio. Ed esistono ancora molti vincoli, per esempio, sulle numerosissime figure professionali. Abbiamo più di 1.300 cause di lavoro, quasi il 10% dei dipendenti. Bisogna ricondurre a un quadro d’insieme, la gestione del personale, i processi produttivi, l’organizzazione.
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… fino ad ora è stata al serizio della politica e del clero.
Belle parole.