L’annunciatrice di Raitre, Alessia Patacconi, ha denunciato di aver avuto pesanti pressioni sul posto di lavoro a seguito della notizia della propria gravidanza. La donna, che ha un contratto autonomo a tempo determinato, si è sentita profilare dall’ufficio Risorse Tv della Rai le due alternative più indolori se avesse rinunciato al periodo di maternità previsto dalla legge (Fonte Repubblica):
Hai due possibilità, o rinuncia due mesi di stipendio oppure ti risolviamo il contratto per negligenza. Dopodiché mi hanno attaccato il telefono in faccia. Sono incinta non è accettabile un trattamento del genere, mi rivolgerò al mio avvocato.
Ha aggiunto:
Il mio contratto prevede anche l’esclusiva televisiva e la reperibilità h24, nel caso ci siano da fare annunci straordinari. olevo rimanere a casa soltanto due mesi ma quando ho capito che non avrei avuto neanche un euro, ho chiesto la matricola previdenziale per rivolgermi all’Inps e avere l’indennità di maternità per cinque mesi. Al telefono mi hanno risposto che se avessi creato problemi, mi sarebbe stato risolto il contratto “per negligenza”.
L’articolo 23 il suo contratto prevede che “ove l’impedimento impedisse il regolare svolgimento per una durata significativa rispetto alla stagione produttiva, il rapporto potrà essere risolto di diritto, senza alcun indennizzo”. Valerio Fiorespino, vicedirettore del personale difende le scelte della dirigenza:
Una clausola mai utilizzata dalla Rai nei confronti di una donna incinta noi sospendiamo il contratto fino al ritorno del lavoratore, garantendogli il posto. Un autonomo non può avere le stesse garanzie di un dipendente Alessia si può rivolgere all’Inps e nessuno le dirà niente se sta fuori cinque mesi.
Come andrà a finire la vicenda?