Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart, si è scagliato contro la Rai per la scarsa quantità di nuovi progetti editoriali da inserire nei palinsesti di rete:
Invece che parlare solo di cda, pensiamo anche ai contenuti. E’ patetico e offensivo nei confronti dei telespettatori il tentativo della Rai di dare dignita’ di ”scelta editoriale’ all’ennesimo e rovistare nei magazzini Rai, nelle teche, per riproporre vecchi filmati. L’anno scorso si chiamava ”Da,da,da’, Oggi e’ stato scelto un nuovo titolo: ”techetechete”: e’ il caso di dire che la musica non cambia.
E ancora:
Certo alcuni spezzoni possono essere piacevoli e interessanti, anche se in modo impietoso testimoniano la differenza tra la Rai di allora e quella odierna; ma, in Rai, si ha la consapevolezza che un programma ”riempitivo’ e’ la palese dimostrazione che la Rai ”chiude per ferie’? Eppure i cittadini pagano il canone per 365 giorni all’anno.
La tv di Stato è davvero alla frutta?