In un’intervista al settimanale Oggi, Pippo Baudo si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Il noto conduttore ha criticato (ma anche salvato) alcuni dirigenti Rai. Su Mauro Masi:
Masi? Devastante, nella programmazione, nella progettazione, nella gestione.
MAURO MAZZA:
Lui lo spettacolo non l’ha mai studiato, mai praticato. Lo spettacolo è una cosa seria. Noi diamo a spettacolo un significato riduttivo, come se fossero pagliacciate. Ma Chaplin, Petrolini, Totò erano persone serie.
LORENZA LEI:
Bisogna darle un po’ di tempo, ha avuto otto mesi di attività, peraltro soltanto quattro gestiti veramente. Non si può condannare una persona per un periodo così breve. Occorre, invece, dare dei poteri veri. Direttori senza poteri, con consigli d’amministrazione come cani da guardia che bloccano tutto, non possono comandare.
CLAUDIO CAPPON:
Uno bravo, che capisce bene che cosa significa economia di gestione.
GIANCARLO LEONE:
Leone è un uomo di macchina, nato in Rai, dove ha fatto molte esperienze, è stato a Rai Cinema, in teatro ha fatto l’aiuto regista di Giogio De Lullo e l’assistente di Romolo Valli. Conosce bene lo spettacolo.
IL FUTURO DELLA RAI:
Per la Rai c’è bisogno di un uomo di grande carattere, come quello di Marchionne. Vedo un grande futuro per Rai 3, ma ne auguro tanto anche a Rai 1 e Rai 2. Ci deve essere la zona sperimentale, ma anche la zona “ortodossa” che deve produrre spettacoli di qualità e di alto successo. Io sogno sempre una Rai fortissima.
L’INTERESSAMENTO DI SILVIO BERLUSCONI:
Fu un corteggiamento continuo, come se fossi una bella donna. Mi nominò direttore artistico di tutte le reti, ma io non volevo, per me sarebbe ne bastata una sola. Lui, però, si era innamorato di me. E Berlusconi, quando si innamora, esagera. È il più grande imprenditore che ci sia stato in Italia: ha capito che, malgrado una presenza forte della Rai, c’era lo spazio per una televisione commerciale.
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